A distanza di quasi quattro mesi dal blitz antidroga condotto dalla Squadra Mobile di Catanzaro, torna in libertà il brigadiere dei carabinieri Mario Russo. Il militare dell’Arma era stato tratto in arresto con le pesanti accuse di associazione per delinquere, tentata estorsione e detenzione di stupefacenti.
Già a marzo il Tribunale della Libertà gli aveva concesso gli arresti domiciliari, ora il gip del Tribunale di Catanzaro ha deciso di revocare la misura cautelare relativa alle accuse di associazione ed estorsione ritenendo la mancanza di gravi indizi. Una decisione che ricalca il provvedimento assunto dal Riesame catanzarese e che non era stato impugnato dalla Procura del capoluogo.
Per Russo, difeso dall’avvocato Francesco Gambardella, resta solo l’obbligo di dimora per l’ipotesi di detenzione di sostanze stupefacenti.
Nell’operazione denominata “All Inclusive”, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda), sono state tratte in arresto 23 persone. Le indagini, secondo quanto riferito dagli investigatori, hanno consentito di colpire un’organizzazione dedita allo spaccio di stupefacenti (soprattutto cocaina) ad una clientela composta prevalentemente da professionisti.