Futuro ancora incerto per la Fondazione Campanella e i suoi 230 dipendenti. La riunione di oggi pomeriggio in Prefettura a Catanzaro, indetta dopo l’emissione delle lettere di licenziamento, si è conclusa con un nulla di fatto. Un primo risultato parziale è stato ottenuto: i licenziamenti sono sospesi. Ma solo fino al 30 giugno. Per quella data il futuro del centro oncologico catanzarese dovrà farsi per forza più chiaro.
Tutto ruota intorno ai 25 milioni di euro, prestazioni che la Campanella ha erogato ma che l’ufficio del commissario per l’emergenza sanitaria non riconosce. Proprio per approfondire l’argomento domani gli avvocati della Fondazione e i tecnici del dipartimento Salute si incontreranno per cercare una possibile soluzione.
Resta il problema imminente dei pignoramenti che alcune cause farmaceutiche stanno portando avanti. Anche in questo caso si sta cercando una soluzione per poter prendere ancora un po’ di tempo. All’incontro erano presenti il prefetto Raffaele Cannizzaro, il sindaco Sergio Abramo, il rettore Aldo Quattrone, il dg della Fondazione Mario Martina e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali.
A presidiare la Prefettura, per l’ennesima volta, c’erano circa cinquanta lavoratori del centro oncologico. Risolta l’emergenza si dovrà poi decidere se mantenere in vita la Fondazione e con quale struttura. Insomma, il lungo calvario della Campanella sembra ancora ben lontano dalla sua conclusione.
corrieredellacalabria