Intervistiamo

Servizio ferroviario Catanzaro – Lamezia, fronte comune Abramo – Speranza

Scritto da Redazione
Incontro fra i due sindaci a Palazzo De Nobili e altri rapresentanti istituzionali

I tagli al servizio ferroviario fra Catanzaro e Lamezia Terme sono fortemente penalizzanti per l’intera area centrale della Calabria, che avrebbe bisogno, invece, di un ammodernamento sostanziale della tratta che collega i due principali centri della zona.

È quanto è emerso nel corso dell’incontro promosso dal sindaco di Catanzaro Sergio Abramo e svoltosi a Palazzo De Nobili, con il primo cittadino di Lamezia Terme Gianni Speranza, i consiglieri regionali Pietro Amato, Gabriella Albano e Mario Magno, il presidente del Consiglio comunale, Ivan Cardamone, il presidente della commissione comunale ai trasporti, Tommaso Brutto, Luciano Pugliese, tecnico del settore trasporti di Palazzo di Vetro, in rappresentanza del commissario della Provincia Wanda Ferro, e Lanfranco Nisticò, delegato dal consigliere regionale Antonio Scalzo.

Pur non essendo presenti a causa di concomitanti impegni istituzionali presi in precedenza, hanno inviato la propria adesione all’iniziativa di Abramo, l’assessore regionale Domenico Tallini, il commissario straordinario della Provincia, Wanda Ferro, i consiglieri regionali Claudio Parente, Antonio Scalzo e Vincenzo Ciconte, il presidente di Palazzo Campanella, Francesco Talarico. Al termine della riunione, i partecipanti hanno inviato all’assessore regionale ai trasporti, Luigi Fedele, una lettera con la quale viene chiesta l’istituzione di un tavolo tecnico fra Regione, Ferrovie dello Stato, Provincia, Comuni di Catanzaro e Lamezia, allargato ai consiglieri regionali eletti nell’area centrale della Calabria, per individuare ogni soluzione utile a potenziare il trasporto ferroviario nella zona.

“Nella missiva, che riassume tutti i temi – è scritto in una nota – trattati nel corso dell’incontro, si sottolinea, infatti, che i tagli all’intero comparto regionale decisi dalla Regione avrebbero gravi ripercussioni sulla tratta Catanzaro-Lamezia, che risulterebbe fortemente penalizzata dalla riduzione dei collegamenti giornalieri (tre su rotaia, due su gomma). Tagli che non si coniugano con il ruolo direzionale dell’area metropolitana e con le esigenze del territorio e che troverebbero, comunque, copertura finanziaria solo fino al 30 settembre prossimo”.

All’assessore Fedele è stata evidenziata, inoltre, la necessità di reperire gli 80 milioni di euro (già inizialmente previsti) per l’elettrificazione della linea ferrata fra Catanzaro e Lamezia: “Si tratterebbe – è stato rimarcato – dell’unica soluzione praticabile per dimezzare i tempi di percorrenza (attualmente pari a 42 minuti) e facilitare gli spostamenti anche verso l’aeroporto.

Uno scalo recentemente selezionato dal Governo come una delle undici infrastrutture strategiche a livello nazionale e, in base al decreto Lupi, obbligata ad avere un collegamento diretto con la stazione ferroviaria di Sant’Eufemia-Lamezia”. “L’ammodernamento della tratta esistente – hanno proseguito i partecipanti – sarebbe il principale punto di riferimento per la piena integrazione, su rotaia, dell’area centrale della Calabria con la linea ionica e con il futuro sistema metropolitano che servirà la Città di Catanzaro, per i quali – questo è l’intento dei partecipanti – è necessario che la Regione si faccia portavoce delle istanze del territorio inserendo il progetto nella programmazione dei fondi comunitari 2014-2020, che verrà discussa nel prossimo mese di luglio, e in un Piano regionale sui trasporti che possa svincolare la progettazione calabrese dalla sola disponibilità di risorse comunitarie”.

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