Risultava titolare di uno stipendio di 4 mila euro al mese. Ma i soldi non li ha mai visti.
È l’incredibile storia di una ragazza che recandosi all’Agenzia delle Entrate ha scoperto che negli ultimi tre mesi del 2013 figuravano versati a suo favore 12 mila euro quale collaboratrice a progetto di un gruppo di maggioranza del Consiglio regionale. Oltre a non aver mai firmato alcun contratto e senza aver mai visto un centesimo di quello stipendio non male, la ragazza ha scoperto che sull’importo certificato avrebbe dovuto pagare le tasse.
La storia dello stipendio mai visto trova posto nel quadro della “Rimborsopoli” che rischia di travolgere Palazzo Campanella. L’inchiesta ha già visto rinviati a giudizio per peculato un consigliere (Giulio Serra) e un ex consigliere (Antonio Rappoccio) accusati di aver distratto 70 mila euro dal fondo del gruppo “Insieme per la Calabria”, mentre altri quarantadue tra consiglieri ed ex consiglieri (alcuni siedono attualmente a Palazzo Madama o a Montecitorio) di tutti i gruppi presenti in Consiglio regionale si trovano nell’incomoda posizione di indagati.
GAZSUD