Io penso che il mio matrimonio, il coronamento di una storia d’amore tra due ragazzi che hanno la passione per il calcio e per la propria squadra, debba essere visto solo come un messaggio positivo.
Lo stadio, che tutti associano, all’immagine di un luogo di violenza e di scontro, diventa il Tempio di un gesto di amore, forse il più grande in assoluto, quello che trasforma due persone in una famiglia.
E’ la prima volta in assoluto, in Europa, che un matrimonio viene celebrato sul tappeto verde di uno stadio. Ci saranno delegazioni di ultras della Fiorentina, del Brescia, del Barletta, dell’ Olbia, del Siracusa, della Reggina, perfino dell’Atletico Madrid e del Salisburgo. Anche all’estero siamo conosciuti come ultras determinati e passionali: la nostra coreografia dei 40 anni è stata premiata da una rivista francese come una delle sette più belle d’Europa.
Tutti verranno a portare un messaggio di passione sportiva e di competizione che si concilia con il rispetto e con l’amore.
Mi dispiace che alcuni non abbiano colto questo messaggio o peggio l’abbiano voluto strumentalizzare. Se avessi voluto ostentare “importanza” avrei potuto celebrare il matrimonio in Villa Margherita, a due passi dal Comune. Ma io non sono un politico, sono solo un ragazzo che vuole dare voce ai giovani che praticano lo sport e che hanno la grande passione per i colori giallorossi.
Sono sicuro che anche il presidente Cosentino, superato qualche iniziale malinteso, sarà protagonista di una bella pagina per lo sport catanzarese e, forse, italiano. Ringrazio infine il sindaco, la giunta e tutti i consiglieri comunali che hanno condiviso questa idea che poi potrà essere ripetuta ogni anno, nel mese di luglio, da tutte quelle coppie che si amano e che amano il calcio.