Sociologia cerca di nuovo casa. Il corso di laurea attivato qualche mese fa nei locali di via Eroi (dopo “l’incidente di percorso” che aveva costretto l’Ateneo a ritardare l’inaugurazione per carenze autorizzative dell’immobile) sta riscuotendo successo in termini di iscrizioni e pare che la sede attuale risulti insufficiente a contenere l’utenza “in prospettiva”. L’anno prossimo infatti gli studenti raddoppieranno (gli iscritti di quest’anno più le nuove matricole) per poi triplicare nell’anno successivo arrivando a novecento, numero che potrebbe esprimere la quantità “a regime”. Ma c’è chi parla di autentico boom e va tenuto conto anche di quanti non si laureeranno nel triennio e “sforando” andando ad ingrossare le fila della popolazione studentesca. Ecco perché ieri mattina il rettore dell’Ateneo Aldo Quattrone e il sindaco Sergio Abramo hanno effettuato un sopralluogo nei locali del prestigioso Istituto Rossi, già occupato – ma solo in parte – dalla sede del Conservatorio musicale. L’Istituto Rossi è ubicato a due passi da via Eroi e, spiega il rettore, «potrebbe essere una sede aggiuntiva, peraltro bella e prestigiosa, rispetto a quella attuale». Il Comune sarebbe disposto ad ospitare Sociologia al Rossi a condizioni economiche molto vantaggiose, avendo sempre presente l’obiettivo di ripopolare il centro storico. L’operazione, condotta in sinergia tra Comune e Università, che ha portato Sociologia nel cuore antico della città vecchia ha funzionato e i risultati sono stati così incoraggianti da indurre Abramo a proseguire nella stessa direzione.
GAZSUD