La “falce” inflessibile, impugnata per disboscare la spesa pubblica, si rivela impotente di fronte a privilegi infrangibili. La cura dimagrante imposta ai servizi, dalla sanità alla giustizia, le stangate delle tasse, comprimono i diritti dei cittadini, spesso vessati da uno Stato impietoso che assume il volto sinistro di un cacciatore di taglie. Ma la “cassaforte” della politica appare impermeabile, protetta da una combinazione inviolabile. Così, il Consiglio regionale della Calabria continua a svenarsi per garantire i vitalizi a 158 ex consiglieri. Sono 117 quelli che ogni anno si presentano negli uffici di Palazzo Campanella per confermare la loro presenza vitale sotto questo cielo. Gli altri 41 non hanno più “ambizioni terrene”, ma hanno trasferito agli eredi il diritto a incassare. La parolina magica è reversibilità, nel solco di una “staffetta”che assicura un’inossidabile continuità a moglie e figli. Una sorta di assegno familiare, giusto per evitare dispersione di risorse.
Fonte: GAZSUD