«Sono disposto a rischiare ma voi smettere, cari amici calabresi, di pensare che la salvezza venga da fuori. Rimettetevi in gioco anche voi, abbiate il coraggio di rialzarvi. Abbiamo bisogno di voi, del vostro impegno personale». È l’appello rivolto ai cittadini calabresi dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, in visita oggi a Scalea. Il premier, come sempre il mercoledì, si è recato in una scuola, l’Istituto comprensivo statale “Gregorio Caloprese”. Poi, dopo un incontro con i sindaci calabresi e con i giornalisti, ha parlato ad una manifestazione antimafia organizzata dal Partito Democratico.
Renzi ha ribadito le priorità del suo governo, tra cui l’abolizione delle Provincie (oggi in discussione al Senato) e del Senato, la riduzione dei costi della politica e tutte le misure per rilanciare economia e lavoro. Ma, più in particolare, si è soffermato sulla necessità di approvare una legge che aggredisca il voto di scambio politico-mafioso, «un impegno comune della maggioranza», ma un tema che – secondo il premier – dovrebbe essere terreno di condivisione anche con l’opposizione e non di scontro politico. Un passaggio dell’incontro con gli amministratori locali è stato dedicato anche alla gestione dei Fondi Europei, spesso utilizzati male: «Bisogna cambiare passo e uscire da una gestione burocratese».
L’ex sindaco di Firenze è stato contestato all’arrivo in città da pochi elettori di centro-destra, da un comitato di mamme di Scalea, che rivendicano la possibilità di un futuro per i propri figli, e da alcuni lavoratori ATA della scuola che chiedono attenzione per la loro situazione di precarietà.
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