Sono due i filoni d’indagine relativi all’inchiesta sull’attività del Comune di Catanzaro. L’inchiesta, diretta dal sostituto procuratore della repubblica Gerardo Dominijanni, conta al momento una decina di indagati, ma è destinata ad allargarsi.
Nel primo filone d’indagine l’attenzione degli investigatori della Digos di Catanzaro si è concentrata su una serie di annullamenti di contravvenzioni al codice della strada, l’utilizzo improprio di alcuni telefoni cellulari dell’Ente ed anche presunti favori fatti da amministratori comunali a conoscenti ed amici. Alcuni degli atti relativi a questa parte sono stati allegati nell’avviso di conclusione delle indagini di un’ulteriore indagine relativa ad alcune firme false apposte per la presentazione della lista civica “Per Catanzaro”, fondata dall’ex assessore comunale al Personale, Massimo Lomonaco, in occasione delle elezioni amministrative del capoluogo di regione.
La seconda parte dell’inchiesta è avvolta ancora nel più stretto riserbo. L’attività investigativa dovrebbe riguardare presunte irregolarità nell’affidamento di appalti pubblici, incarichi a professionisti, lottizzazioni ed anche altri presunti favori fatti a conoscenti relativamente ad assunzioni. Gli elementi raccolti dagli investigatori si fondano principalmente su intercettazioni telefoniche ed ambientali compiute fino ai mesi scorsi. Su questa parte, al momento, gli investigatori stanno raccogliendo tutti gli elementi per poi fornire alla Procura una quadro complessivo.
ANSA