Bar Mangialavori

La grande concretezza

Scritto da Redazione
Il Catanzaro supera il Perugia con una prova di grande solidità. Ora serve l’apporto di tutti in questo finale di stagione

Catanzaro-Perugia_06Uno strano stato emozionale avvolge il Catanzaro 2013/2014. Quinto posto in classifica (con riposo forzato già effettuato),  società solida  che più solida non si può, vittoria contro una delle più accreditate pretendenti al salto diretto in serie B, eppure nell’aria si respira qualcosa di strano. Misteri della vita e della psiche umana. Brevi porta il suo Catanzaro a puntellare la quinta posizione in classifica con una squadra -come ha sottolineato lo stesso Camplone- “compatta” e, noi aggiungiamo, maledettamente “concreta”.

Brevi rivede qualche sua convinzione, e scopre Vitiello centrale di difesa D.O.C. Con le sue decisioni restituisce alla squadra lo stesso spirito del Catanzaro di inizio stagione, quello spirito che si era perso strada facendo e guarda caso proprio Marchi, uno dei capisaldi dell’ottimo inizio di campionato, regala ai giallorossi la marcatura che vale tre punti. Una vittoria preziosa che bissa il successo ottenuto in trasferta ad Ascoli e legittima le aspirazioni della piazza giallorossa. La vittoria era fondamentale anche per tenere a distanza di sicurezza le dirette avversarie per la conquista di una piazza nei playoff e, considerato il prossimo impegno che vedrà le Aquile opporsi al Pontedera, quelli conquistati domenica contro il Perugia sono tre punti vitali.

Bellissima vittoria dunque, conquistata dagli uomini di Brevi abbigliati con una stupenda divisa interamente rossa e bordata di giallo con numeri anch’essi gialli per riportare alla memoria i bei tempi … Brevi finora ha vinto il suo “oscar”… con un film che molto spesso nel mondo del calcio viene visto con diffidenza: “La grande concretezza”. La concretezza fatta di poche parole e di silenzi che hanno la pretesa di urlare, la concretezza fatta di rispetto nei confronti delle obiezioni mosse da buona parte della critica nei confronti di una mentalità a volte difensivista, la concretezza fatta di comportamenti pacati e di nessuna parola sopra le righe. Non è la presente una difesa nei confronti di Mister Brevi, non ne ha bisogno e finora ha anche commesso i suoi errori. E’ umano, ma è giusto riconoscergli i giusti meriti. Qualcun altro al suo posto oggi avrebbe camminato con fare spocchioso offendendo e rivendicando anche cose non giuste. Oscar Brevi non l’ha fatto e non lo farà perché l’etica professionale che lo contraddistingue e l’educazione cono capisaldi del suo agire.

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Le assenze di Rigione, Catacchini e Di Chiara non impediscono al mister di proporre una squadra corta con tutti impegnati ad aiutare in tutte le fasi di gioco, compreso il “nuovo” attacco orfano di Fioretti. Germinale, Madonia e Russotto tornano spesso a sostegno dei compagni del reparto arretrato e il trequartista romano impegna (come al solito) gli avversari costringendoli in apprensione con le sue continue accelerazioni. Insomma, un bel Catanzaro, chapeau a Brevi al suo staff ed alla ritrovata condizione atletica dei giallorossi. Siamo certi che non siano state solo le emergenze dovute alle assenze dei suddetti atleti a motivare il tecnico (vedi “nuovo” attacco), che oramai conosce bene le risorse umane a propria disposizione, new entries comprese.

E’ la strada giusta per affrontare al meglio la parte conclusiva della regular season. Pontedera, Grosseto, Salernitana, Gubbio e Benevento i prossimi, decisivi match point per mettere in cassaforte i playoff con la stessa convinzione e la stessa umiltà esternate nell’ultima gara. Il ruolo della tifoseria sarà determinante. Bisognerà mettere da parte le molteplici elucubrazioni, i vari “se” e i “ma” che non giovano al raggiungimento dell’obiettivo da tutti agognato. Il Presidente Giuseppe Cosentino insieme ai suoi collaboratori ed alla squadra devono sentire l’appoggio incondizionato dell’elemento che da sempre è stato l’arma vincente del Catanzaro: la sua Tifoseria. Si affronteranno così le difficoltà insieme, senza lasciare nulla di intentato con la certezza che tutti hanno dato il massimo. Uniti si vince!

Avanti Catanzaro.

Giuseppe Mangialavori

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