Rassegna stampa

La grande rivincita di Morello si chiama Catanzaro

«Sono una punta esterna. Conoscevo il gioco di Braglia: l’importante è che non abbia nulla in comune con Papadopulo»
da Gazzetta dello Sport

CATANZARO – Il Catanzaro è ora atteso, prima del nuovo riposo del 29 febbraio, da 4 decisivi incontri: la trasferta di Benevento, le 2 consecutive gare interne con Foggia e Viterbese, quella esterna a Sora. Ci sarà da ricercare sempre il massimo, visto che, a parte le altre contendenti, l’Acireale non perde punti e, nella prossima, ospiterà al “Tupparello” l’abbordabile Taranto di Dellisanti. “Il Catanzaro ha carattere e farà certamente bene –ha dichiarato il neogiallorosso Antonio Morello, un piccoletto che è subito piaciuto. Ha esordito domenica negli ultimi concitati 25 minuti, sfoderando temperamento e qualità. A parte i guizzi sguscianti, l’ex del Siena ha dimostrato capacità nell’assurgere subito a protagonista, in una fase di gara nervosa e delicata. La stessa impressione l’ha ricevuta il presidente Parente: “Abbiamo voluto giocatori duttili ed esperti, che possono farsi valere anche in B. Non è da tutti esordire con lucidità, davanti a 10 mila spettatori, come ha fatto Morello, dimostrando di poter cambiando volto alla gara.” Sulla sua duttilità tattica, il giocatore precisa: “Ho giocato laterale, a ridosso delle punte e, negli ultimi anni, come punta esterna. E’ quest’ultima la posizione che preferisco e che m’ha consentito domenica d’ambientarmi subito. Conoscevo il gioco di Braglia, per averlo incontrato da avversario. L’importante è che il mio nuovo allenatore non abbia nulla in comune con Papadopulo – conclude, senza, però, spiegare i motivi dell’ultima velenosa frecciata. Dalla serie A alla C, il salto indietro è stato lungo, ma lui non si smonta e commenta: “Quella è un’altra dimensione. Avevo altre offerte anche in B, ma alcune facevano proprio ridere. Il Catanzaro s’è dimostrata la società più seria e, ora, sono ancora più sicuro della mia scelta.” Sul suo nuovo stadio, dice: “L’atmosfera entusiasmante del Ceravolo, l’avevo vissuta da avversario e, forse, qualcuno di Catanzaro si ricorderà di me –riferisce, con un malizioso sorriso, alludendo alla rete che, nella stagione 96-97, consentì al suo Castrovillari di pareggiare, compromettendo la corsa dei giallorossi verso i playoff. Poi, prosegue: “A parte il pubblico, mi son reso conto della forza di questo Catanzaro. Comunque, già conoscevo il valore di qualcuno dei miei compagni. Insomma, qui c’è tutto per poter vincere. Per quel che mi riguarda, m’inserirò sempre meglio. Tutto m’apparirà facile, perchè il gruppo è sano ed unito.” Un ultimo pensiero, lo dedica a Corona: “Nel calcio, ci vuole tanta fortuna. Uno come lui, avrebbe meritato di giocare in altre categorie da sempre.” Sul fronte del mercato, si registra il trasferimento in prestito del brasiliano Machado (82) alla Fidelis Andria e del centrocampista Tommaso Folino (81) alla Palmese (l’operazione sarà formalizzata domani). Dellisanti insiste da Taranto per avere Corazzini e s’attende la richiesta ufficiale della società pugliese. Sempre più difficile, infatti, per i 2 giovani trovare posto, considerando anche la restituzione di Piemontese da parte del Sora, che ha ripescato Di Domenico. Per quanto, invece, riguarda il possibile arrivo di Vidalle, ci son di nuovo solo i progressi in direzione di un chiarimento della proprietà de L’Aquila, necessario perchè qualcuno ne possa autorizzare il trasferimento.

Salvatore Blasco

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