Sono questi i nomi degli arrestati nell’operazione denominata dagli inquirenti “All Inclusive” dove sono stati coinvolti anche un carabiniere e un avvocato: Antonio Scozzafava; Stefano Sestito; Giovanni Russo; Alessio Melina; Lorenzo Merante; Gennaro Corea; Antonio Nisticò; Andrea Granato; Gheorghe (detto Giorgio) Liciu; Domenico Rubino; Antonio Gualtieri (detto Cucuzza); Massimo Purcaro; Giuseppe Palaia; Giuseppe Barbuto; Mario Russo; Maurizio Colicchia; Santo Grande; Massimo Fazio; Giuseppe Tolomeo (detto “u barone”); Maurizio Anastasi; Fabio Valentino; Gennaro Alessio Spagnolo; Vittorio Garcea; Alfredo Benincasa; Filippo Potenza.
L’operazione di questa notte ha dato esecuzione al provvedimento emesso dall’Ufficio G.I.P. della locale Direzione Distrettuale Antimafia, che ha raccolto il risultato delle investigazioni condotte dalla Squadra Mobile di Catanzaro, coordinate dalla locale Procura Distrettuale Antimafia. Le indagini hanno svelato un sistema di narcotraffico articolato in due distinte organizzazioni criminali nelle cui fila figurano, accanto a criminali di lungo corso già noti alle Forze dell’Ordine, giovani poco più che ventenni, di indole violenta dediti anche a furti, rapine ed estorsioni. Alcuni dei narcotrafficanti finiti in manette, nel novembre del 2012, pur di fare incetta del denaro di cui avevano bisogno, armi in pugno avevano rapinato la titolare di una tabaccheria del quartiere Janò di Catanzaro; cogliendo la donna alla chiusura del negozio le puntavano contro una pistola per sottrarle la borsa contenente l’incasso di una giornata di lavoro. Altri programmi delittuosi, contro il patrimonio, sono stati impediti da controlli eseguiti dalla Squadra Mobile di Catanzaro.
Le due organizzazioni criminali, pur avendo tra di loro punti di contatto soprattutto nel mettersi d’accordo sul presso dello stupefacente al dettaglio, agivano in maniera autonoma e separata.
La prima, aveva canali di rifornimento in Gioia Tauro, nella Locride ed in Isola Capo Rizzuto e curava lo smercio attraverso vari giovani inseriti nel mondo delle discoteche, in alcune delle quali agivano come buttafuori; questi non trascuravano la clientela d’élite che veniva “servita” da uno dei principali collaboratori, l’avvocato COREA che utilizzava, a tal fine per lo smercio della sostanza stupefacente, una barca di sua proprietà.
La seconda, comandata da pluripregiudicati violenti e senza scrupoli aveva, invece, tra i sodali insospettabili, anche, il titolare di un bar.
Nel corso dell’attività investigativa ed a riscontro della stessa, sono stati effettuati diversi sequestri di sostanze stupefacenti, anche di ingente quantità nonché di svariati arresti.
Durante la fase esecutiva odierna, inoltre, sono stati rinvenuti e sequestrati: n. 41 cartucce cal. 22, n. 3 cartucce per fucile cal. 12, gr. 1.524 di marijuana, gr. 4 di hashish, gr. 97 di sostanza da taglio, nonché’ n. 3 bilancini di precisione e la somma in contanti di 45.000,00 euro, in diverso taglio, custoditi in una cassaforte.