Il commercio delle sostanze stupefacenti nel comune di Gizzeria, soprattutto sulla costa, incomincia a diventare un inquietante e preoccupante fenomeno. Lo confermano le varie operazioni che i carabinieri della compagnia di Lamezia Terme compiono giorno dopo giorno sul territorio con la cattura di piccoli e grandi trafficanti con lâobiettivo di contrastare lo smercio di queste pericolose sostanze che, oltre a creare dipendenza, in alcune occasioni possono anche provocare la morte. Nellâambito di questo inteso e capillare controllo del territorio, al termine di una lunga e laboriosa indagine, i carabinieri della stazione di Gizzeria coadiuvati dai colleghi del reparto operativo della compagnia di Lamezia hanno sequestrato ben 87 chilogrammi di marijuana e tratto in arresto, con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti Orazio Tringale, 30 anni, Concetto di Mauro, 27 anni, Angelo Morabito, 30 anni, tutti e tre di Catania e Aldo Borelli, 39 anni, di Lamezia Terme, ma residente a Gizzeria.
Gizzeria, piccolo comune della costa tirrenica lametina, per gli inquirenti, sembra esser diventato un centro di particolare interesse per i trafficanti di droga. Infatti, quella di oggi, non è la prima operazione portata a termine sul territorio. Del resto dai vari rapporti antimafia il comune viene segnalato come centro operativo per il commercio di sostanze stupefacenti, controllato da una delle più potenti famiglie mafiose della zona. Lâoperazione, chiamata in codice âalba rossaâ si inquadra nellâambito di una serie di servizi predisposti sul territorio di Gizzeria anche alla luce degli ultimi episodi criminali compiuti contro il comune. I carabinieri sono riusciti ad individuare una palazzina, ritenuta possibile centro per il traffico di sostanze stupefacenti, in uso ad una persona nota alle forze dell’ordine per traffico di droga: Aldo Borelli, tratto in arresto nel giugno del 2001 in Francia per traffico di sostanza stupefacenti. Un pendolare della droga che per qualche anno, prima di ritornare nel suo comune di residenza si era stabilito in Toscana, a Lucignano.
Un sospetto quello dei militari dell’Arma che si è rivelato, sulla base dei risultati ottenuti, giustificato. L’edificio, composto da due piani ed ubicato in località Maricello di Gizzeria Lido, è stato posto ad una attenta osservazione da parte dei carabinieri che, quando hanno avuto la certezza di ciò che sospettavano, hanno agito mettendo in atto lâoperazione che si è conclusa con lâindividuazione degli indagati. I sospettati del trafficato di droga si erano allontani dal luogo a bordo di tre autovetture (Alfa 156, Clio Renault e Mercedes Classe A) e lungo la statale 18 stavano raggiungendo lâautostrada. Giunte all’altezza dello svincolo di Santa Eufemia Lamezia due delle tre vetture sono state bloccate dai carabinieri, mentre la terza, la Mercedes, con a bordo Di Mauro e Morabito, che era riuscita a sfuggire al controllo, è stata poi fermata lungo lâA3 in direzione sud, allâaltezza dellâuscita di Mileto. Sulla 156 guidata da Orazio Trincale, fotografo sono stati rinvenuti ben 50 chilogrammi di marijuana, confezionati in pacchetti da un chilo.
Nella palazzina di contrada Maricello, in uso a Aldo Borelli, i carabinieri hanno trovato altri 37 chili di marijuana sequestrati e 20mila euro in contanti. Un particolare che i militari dellâArma intendono approfondire per capire se i soldi erano lâincasso della vendita della droga, oppure dovevano servire per pagare qualche altra fornitura. Ora le indagini dei carabinieri della compagnia di Lamezia Terme sono anche finalizzate a stabilire sei i quattro hanno qualche collegamento con la criminalità mafiosa del luogo che controlla soprattutto il traffico della droga e delle armi. Comunque quella di oggi per i militari dellâArma è un’operazione importante nella lotta all’uso ed al commercio di sostanze stupefacenti.
(CNN 21.01.2004)