Alle europee “puntiamo a candidare una lista del Nuovo centrodestra. E molto probabilmente solo il giorno dopo quell’appuntamento si aprirà un momento di confronto per capire come affrontare la nuova stagione del centrodestra, anche alla luce della nuova legge elettorale“. Così il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, risponde a chi gli domanda, nel corso di un forum all’ANSA, di una possibile riaggregazione delle forze di centrodestra, che includa anche l’Udc di Casini, insieme a Ncd e FI. “Non escludo – aggiunge Scopelliti – che già nelle prossime settimane si possa iniziare a lavorare con le forze minori del centrodestra e che il simbolo del Ncd, sotto il quale ci presenteremo alle europee, possa subire perciò qualche piccolo ritocco“.
“Entro marzo, quando è prevista la costituente del partito, abbiamo l’obiettivo di raggiungere la cifra di 7 mila o 8 mila circoli in tutta Italia. L’obiettivo successivo è quello dei diecimila circoli entro la fine dell’anno” ha poi spiegato Scopellitti che e’ coordinatore dei circoli del Nuovo centrodestra A chi gli domanda a che punto è la strutturazione di Ncd, Scopelliti risponde: “I numeri sono entusiasmanti, sia per adesione e condivisione del percorso, che per ramificazione sul territorio. Il nostro partito sta crescendo e si sta radicando su tutto il territorio nazionale“.
“Dopo le tante minacce ricevute dalla mia persona, adesso sono passati a minacciare la mia famiglia“. ha rivelato Scopelliti durante il Forum. “Si tratta di un fatto grave – ha aggiunto – che alza il livello della pressione nei miei confronti da parte di ambienti criminali che tentano di condizionare le mie scelte ed il mio operato“. “Oggi ancora piu’ di ieri – ha aggiunto il presidente- avverto la necessità di dire a tutti coloro che hanno condiviso questa esperienza di governo che bisogna fare ancora una volta quadrato proprio per fare sì che non si lascino spazi di penetrazione alcuna“.
“La nostra è una sfida che forse apparirà a molti impossibile, ma che contrariamente al passato, soltanto noi calabresi potremo vincere“. Secondo quanto si è appreso, la lettera di minacce cui ha fatto riferimento il presidente Scopelliti è stata recapitata al Governatore via posta venerdì scorso al Consiglio regionale durante l’ultima seduta. La missiva è stata consegnata immediatamente alle forze dell’ordine ed al prefetto di Reggio Calabria.
“L’unione del centrodestra nella Regione Calabria ci ha permesso di non avere mai avuto problemi di coesione politica ed è anche stato un terreno di sperimentazione. La Calabria può cambiare se c’è un ragionamento che può andare avanti nel dialogo e nel confronto. Io sono disponibile a ricandidarmi nella Regione, anche perché credo che per lavorare bene ci sia bisogno di due legislature” ha anche detto Scopelliti.
Parlando poi delle armi chimiche che dalla Siria dovrebbero transitare al porto calabrese di Gioia Tauro. “Coglierei questa occasione per aprire un’altra partita sul porto, che viene definito un approdo sicuro e già questo è un messaggio a mio modo di vedere vincente”. Sull’arrivo delle navi, ha spiegato – non ho ancora avuto dei dati”.
“Quella della sanità è la partita più difficile in Calabria. Il centrosinistra ha scoperto che la vicenda del commissario può essere la tomba su se stessa. Ora il disavanzo è sotto la soglia di copertura che la regione può realizzare” ha spiegato il presidente durante il Forum. “Se ora i conti ci danno ragione – ha osservato – stiamo avviando contestualmente una fase nuova di buona sanità che segnerà un punto di svolta. I lavoratori e i medici precari grazie allo sblocco del turnover potranno lavorare nelle nostre strutture e molti altri professionisti potranno far ritorno in Calabria per operare – ha concluso – nelle nostre strutture“.
“Il problema vero dello sviluppo della Calabria è quello delle infrastrutture: porti, aeroporti, ferrovie e strade. Il costo per un possibile miglioramento si aggira intorno a 5 miliardi, che sono essenziali per legare il Sud al resto dell’Italia” ha ricordato Scopelliti. “Io punto a pochi settori di sviluppo – ha chiarito il governatore parlando di risorse provenienti dall’Ue – e abbiamo la necessità, com’è accaduto con gli ultimi governi, di sviluppare naturalmente l’Occupazione. Su questo fronte intendiamo utilizzare l’80% del Fondo sociale europeo (Fse) e quindi completare quel circuito a cui stiamo lavorando e che riguarda anche il turismo, che è una vera opportunità per milioni di visitatori e per l’economia della mia regione. Quando nel 2010 sono stato eletto gli impegni di spesa – ha proseguito parlando del grado di utilizzo della Calabria dei fondi Ue – non superavano il 22%; oggi questo dato è assai superiore e nel complesso stiamo lavorando a progetti il cui costo ammonta a circa 3650 milioni di euro“.
Ansa