Peccato. Catanzaro e Salernitana conquistano un punto a testa in una partita diventata bella nel secondo tempo solo grazie all’arbitro che pareggia il conto degli espulsi al 13esimo mandando fuori dal campo Rigione e concedendo un rigore alla squadra campana. Massima punizione realizzata da Guazzo, appena entrato. È forse anche la panchina della Salernitana a fare la differenza in questa partita, perché dopo il goal del primo pareggio di Guazzo è il nuovo entrato Mendicino al 39esimo – ventuno secondi dopo il suo ingresso- a marcare il definitivo 2-2. I giallorossi avevano chiuso in vantaggio di un goal e di un uomo (espulso Foggia) la prima frazione di gara grazie a Fioretti.
In ogni caso si può essere orgogliosi della squadra di mister Brevi che pur mancando un’altra volta l’appuntamento con la vittoria in casa, ha offerto al proprio pubblico uno spettacolo unico per spirito di sacrificio, unità di intenti e abnegazione. Da segnalare ancora una volta tra le altre la straordinaria prova di Germinale e il sacrificio perenne di Russotto che al colpo ad effetto riesce a preferire ancora una volta il recupero in ripiegamento.
Forza ragazzi.
Red