Dopo la grande prestazione di Grosseto il Catanzaro si è ritrovato a Calabricata per preparare la sfida di sabato contro la Salernitana. La squadra campana dovrà dimenticare le polemiche relative al match contro la Nocerina perché a Catanzaro dovrà scendere regolarmente in campo e nessuno regalerà nulla.
La società granata è guidata da Claudio Lotito e Marco Mezzaroma che sono riusciti a creare un progetto ambizioso per rilanciare il calcio a Salerno. Una rinascita iniziata il 26 luglio del 2011 nel segno del tecnico Carlo Perrone che, dopo l’esonero di Sanderra, è stato chiamato per la terza volta a trascinare la Salernitana alla promozione.
Il Perrone-ter inizia nel migliore dei modi con la vittoria in trasferta nel derby contro il Benevento. La squadra sembra possa intraprendere il cammino vincente, ma il Grosseto frena gli entusiasmi della tifoseria granata costringendo la Salernitana alla sua terza sconfitta casalinga stagionale. Nello scorso turno il derby-farsa contro la Nocerina è durato solo 21 minuti, con l’arbitro costretto a sospendere la gara e ad assegnare la partita vinta a tavolino alla Salernitana.
Perrone è un tecnico che nelle ultime stagioni ha alternato il 4-3-3 al 3-5-2, schieramento tattico che ha fatto le fortune della Salernitana in Seconda Divisione. Nel campionato in corso, dopo esser subentrato a Sanderra, il tecnico ha preferito non stravolgere da subito il modulo ed è riuscito a vincere il derby a Benevento utilizzando il 4-3-1-2. Nel turno successivo Perrone ha nuovamente confermato il modulo tattico, ma senza ottenere i risultati sperati, con il Grosseto di Cuoghi che è riuscito a sbancare l’Arechi. Nella partita farsa contro i molossi la Salernitana è scesa in campo con il 3-5-2, modulo che si potrebbe trasformare in un 3-4-1-2 al Nicola Ceravolo nel caso in cui il tecnico dovesse decidere di schierare dal primo minuto Pasquale Foggia.
La porta sarà difesa da Berardi, alla sua prima stagione con la maglia granata. L’estremo difensore dovrà sostituire lo squalificato Iannarilli che ha rimediato un cartellino rosso nel caos post derby. La difesa a tre sarà composta da Sbraga, Tuia e Siniscalchi, mentre per Molinari si attenderà l’ultimo allenamento per capire le reali condizioni di forma.
Nel centrocampo a cinque, da destra a sinistra agiranno Luciani, Montervino, Capua, Perpetuini e Piva. Rizzi da martedì si allena regolarmente con il gruppo, ma non ha ancora i novanta minuti nelle gambe. Discorso analogo per il neo acquisto Manuel Mancini che dopo aver vinto da protagonista il campionato di Seconda Divisione con la maglia granata è tornato a Salerno richiesto fortemente dal mister. Difficile ipotizzare il suo impiego dal primo minuto, ma il giocatore potrebbe essere gettato nella mischia a partita in corso.
In attacco la coppia offensiva sarà composta da Guazzo e Ginestra, con Foggia in dubbio a causa di un infortunio rimediato prima del derby contro la Nocerina.
Probabile formazione: Berardi; Sbraga, Tuia, Siniscalchi; Luciani, Montervino, Capua, Perpetuini, Piva; Guazzo, Ginestra. A disposizione: Ferigo, Molinari, Rizzi, Volpe, Mancini, Ricci, Foggia, Gustavo, Mendicino. All.: Perrone.
Arturo Ferraro Pelle
ENRICO ZAMPA
Nato a Frascati, in provincia di Roma, il 18 marzo 1992, Enrico Zampa si avvicina al calcio all’età di dieci anni. Nella Lazio svolge tutta la trafila del settore giovanile fino ad arrivare in prima squadra nella stagione 2011/2012, quando colleziona quattro presenze complessive tra campionato ed Europa League. Il debutto ufficiale tra i professionisti arriva il 14 dicembre 2011 in Europa League, nella sconfitta patita dalla Lazio a Lisbona contro lo Sporting per 2 a 0, quando sostituisce “il Profeta” Hernanes al 73′. Nonostante collezioni altre due presenze europee in quella stagione, l’esordio in Serie A avviene solo all’ultima giornata, quando il 13 maggio 2012, in Lazio-Inter 3-1, fa il suo ingresso in campo al 92′ per sostituire Candreva.
Nell’estate 2012, la società romana lo cede in comproprietà alla Salernitana, squadra militante in Lega Pro Seconda Divisione. Zampa esordisce con la nuova maglia il 9 settembre 2012 e con 20 presenze contribuisce alla promozione in Lega Pro Prima Divisione. A giugno 2013, i due club decidono di rinnovare la comproprietà, ma ad oggi il ragazzo non ha ancora fatto il suo esordio in Prima Divisione.
Nonostante non abbia convinto molto i dirigenti granata nella scorsa stagione, Zampa è riuscito comunque a guadagnarsi la conferma, ma rischia di vivere una stagione tra panchina e tribuna a causa di prestazioni passate che hanno condizionato il giudizio su di lui.
Il ruolo naturale di Zampa è quello di mediano con compiti principalmente di regia. È un giocatore che abbina quantità e qualità e nonostante sia bravo a contrastare gli avversari, può essere utilizzato anche come interno di centrocampo. I due allenatori avuti a Salerno non hanno mai riposto molta fiducia nelle doti di Enrico Zampa e proprio per questo non è ancora riuscito ad esprimersi al massimo delle sue potenzialità. Il periodo migliore l’ha trascorso durante la scorsa stagione, a cavallo tra il girone d’andata e quello di ritorno, anche se Carlo Perrone aveva deciso di impiegarlo come ala destra; il ragazzo ha trovato nuovi stimoli, potendo esprimersi in un ruolo nuovo visto che nel suo era chiuso da Perpetuini, altro prodotto del vivaio della Lazio, approdato a Salerno insieme a lui.
La discontinuità avuta nel campionato scorso l’ha penalizzato molto. Questa stagione sarà molto difficile per il giovane Zampa e non è da escludere una possibile cessione nella prossima sessione di mercato.
Football Scouting – Campionato Primavera