Ha abusato sessualmente della figlia dodicenne della sua compagna, la prima volta quando la piccola aveva appena 8 anni.
Un cinquantenne di Scalea ha ammesso tutto nel corso dell’interrogatorio davanti ai carabinieri della Compagnia locale, sostenendo addirittura di essere “molto innamorato della piccola” e che i rapporti sessuali sarebbero avvenuti in maniera “naturale, senza alcuna costrizione…”.
Il patrigno della piccola è stato posto immediatamente. Le indagini, coordinate dal Pm del Tribunale di Paola, Giovanni Calamita, sono state avviate lo scorso 26 ottobre a seguito di una confidenza fatta dalla vittima ad alcune amiche. Le stesse, hanno riportato quanto appreso ai propri genitori, i quali, evidentemente allarmati e inorriditi, hanno informato i Carabinieri.
L’attività dei militari e una serie di colloqui intercorsi tra la vittima e gli psicologi hanno permesso di ricostruire il dramma. La piccola, ormai sottomessa alle volontà del suo orco, veniva colta spesso da crisi di pianto. Gli investigatori hanno rinvenuto in camera della bambina alcuni fogli dattiloscritti in cui sono riportati, in maniera puntuale, tutti i soprusi e le violenze sessuali patite dal patrigno.
Red