Un contentino al Catanzaro, una mazzata ai tifosi giallorossi. È questa la sintesi brutale delle decisioni prese ieri a Roma della Corte di Giustizia Federale, presieduta da Piero Sandulli. La Corte si è riunita per esaminare i ricorsi urgenti di Catanzaro e Nocerina, oltre a quello della Salernitana per la squalifica di Luca Sanderra. La società del presidente Cosentino chiedeva una revisione del maxi-stop di 5 giornate inflitto dal Giudice Sportivo all’attaccante giallorosso Domenico Germinale.
La Nocerina, invece, sperava nella riapertura delle porte dello stadio “San Francesco”, proprio in vista della sfida tra i rossoneri di Fontana e il Catanzaro di Brevi. Niente da fare. Le stupidaggini commesse da pochi individui al termine della gara Nocerina-Frosinone non consentiranno alle due tifoserie di ritrovarsi per vivere la solita festa sugli spalti. Lo sport esce ancora sconfitto dalla miopia di regole insensate.
Mentre i tifosi giallorossi saranno costretti a rinunciare alla trasferta, la società incassa il mini-sconto per Germinale (4 giornate anziché 5) e la riduzione della multa (da 7.500 a 2500 euro) comminata per il lancio delle bottigliette e per gli insulti di uno steward all’arbitro al termine della sfida col Pisa, caratterizzata dalla direzione di gara ampiamente insufficiente del sig. Ripa, culminata con 4 espulsioni giallorosse.
Germinale salterà quindi le trasferte di Nocera e Perugia, oltre alle gare casalinghe contro Ascoli e Pontedera, tornando a disposizione di Brevi per la sfida di Grosseto.
La Corte ha disposto uno sconto di pena anche per il DS nocerino Pavarese e per il vice allenatore della Salernitana Sanderra.
Red