È il segno lampante del fallimento della politica Regionale. Tre giorni fa il ministero dell’Economia ha deliberato ufficialmente l’aumento di Irpef e Irap per i calabresi. Un aumento automatico in realtà, scattato per la nostra regione (insieme al Molise) rea di aver fallito il rientro dal debito sanitario nella misura concordata con il Governo centrale.
Loro, i nostri amministratori, falliscono. Noi, i cittadini, paghiamo. Ma quanto? Si tratta dello 0,30% in più di Irpef e lo 0,15% di Irap. Stangata dunque per famiglie e imprese al di là del tanto discusso aumento dell’Iva. Tutto ciò mentre loro, i responsabili del fallimento, danno vita alla solita farsa definita ottimisticamente dai media “battaglia politica“.
Attraverso lunghi comunicati inviati alle redazioni, da una parte il centrosinistra accusa Scopelliti (commissario alla Sanità) e i suoi di non rispettare gli impegni, dimenticando disinvolti anni di governo fallimentare. Dall’altra il centrodestra si dimostra prontissimo a scaricare le proprie responsabilità sulle “gestioni pregresse”, snocciolando una serie di dati che dimostrerebbero il grande lavoro compiuto in questi anni.
Intanto i sindacati protestano e fanno sapere che “non c’è più alibi o propaganda che tenga davanti a una realtà che rivela il collassamento sanitario su ogni fronte. La sanità calabrese va posta in sicurezza e liberata da tanta incapacità e inadeguatezza. Negli ultimi anni sono stati precarizzati i lavoratori, peggiorati i servizi impoveriti i calabresi con tasse e ticket. E non si è raggiunto neanche l’obiettivo prefissato di riddure il debito per quanto dovuto.”
Red