Strano destino quello degli studenti di Ingegneria informatica e Biomedica dell’Unicz. Era il 2004 quando gli allora iscritti al corso di laurea si affacciavano timidi al campus “Salvatore Venuta” , primi studenti in assoluto dell’Ateneo ad essere trasferiti da San Brunone a Germaneto, in un edificio delle Bioscienze che risultava ancora un cantiere aperto.
Le prime lezioni e i primi esami addirittura furono immortalati da fotografi e giornalisti a testimonianza di un progetto che ormai aveva preso il via. Corso di laurea fortemente voluto dall’ex rettore Venuta, che lo definiva avanguardista ed indispensabile per un’ Università a vocazione medico-scientifica, in questi ultimi anni ha subito un notevole depotenziamento a partire dalla cancellazione del corso di laurea specialistica fino ad arrivare alla totale disorganizzazione didattica che negli anni ha arrecato importanti disagi agli studenti impotenti di fronte a lezioni o ,peggio, ad esami cancellati o rimandati a date da destinarsi.
Ultima in ordine di apparizione la scelta di voler trasferire il primo e terzo anno di corso presso fantomatici e ancora non ben definiti locali nel centro storico di Catanzaro. L’associazione studentesca RUN sostiene la protesta degli studenti di Ingegneria Informatica e Biomedica, ritenendo questa scelta incompatibile con la natura stessa del corso di studi necessitante di laboratori ed applicazioni pratiche, quindi di ampi spazi che, a Catanzaro, sul piano logistico, nessuno può assolutamente garantire.
Riteniamo inoltre che tale trasferimento possa ledere alle fondamenta il diritto allo studio, in quanto risulterà proibitivo seguire lezioni di anni diversi poiché soggette a una frammentazione che non segue alcuna logica. Auspichiamo un incontro con le istituzioni universitarie e con le istituzioni locali, ma a questo punto l’interrogativo è d’obbligo: dove è andato a finire il grande progetto della Città Universitaria catanzarese, munita del suo campus, con un’ ampia gamma di corsi di laurea a disposizione dello studente e gli adeguati collegamenti con il centro e le periferie?
E gli alloggi in “perenne” fase di completamento? Siamo certi che anche l’eventuale, ennesimo incontro tra le forze competenti non chiarirà questi dubbi, frutto di una scena muta che dura da fin troppo tempo e che comincia ora a sapere fin troppo di colossale presa in giro.
Rete Universitaria Nazionale, Catanzaro