Il Catanzaro avrebbe potuto certamente raccogliere di più dalle prime due partite di campionato, ma i miglioramenti palesati in trasferta in quel di Prato fanno ben sperare per il prosieguo del torneo. La squadra ha dimostrato una buona amalgama anche se non è stata cinica nelle occasioni che avrebbero potuto consentire agli undici di Oscar Brevi di conquistare l’intera posta in palio. Peccato.
Anche se il campionato è appena iniziato, già qualche squadrone blasonato si trova ad occupare l’ultimo posto in graduatoria senza che tutto ciò rientrasse nei pronostici. Un campionato che finora vede una sola compagine a punteggio pieno (ma non fa testo) e non risparmierà qualche sorpresa nei nove posti che contano realmente.
Il Catanzaro pertanto ha il dovere di “tentare” per vari motivi. In primis, visto e considerato il numero nutrito di compagini dal passato glorioso, le Aquile non hanno nulla da invidiare in tal senso a nessun competitor, anzi … e poi le presenze registrate sia nell’esordio casalingo che nella trasferta di Prato, dimostrano che la Piazza ha fame di obiettivi. Uno dei nove posti messi a disposizione per dare senso ad una stagione senza retrocessioni, dovrà essere un porto per la nave giallorossa. Perché vietarselo sin d’ora??? Certo è che la tensione non deve abitare in casa Uesse, certo. E’ giusto non dichiarare/ufficializzare i propri obiettivi sin dall’inizio della stagione (l’anno 2012/2013 ha portato a preziosi insegnamenti …), ma è altrettanto doveroso non vietarsi nulla in prospettiva.
La squadra giallorossa, ben messa in campo e con una netta supremazia territoriale non ha sfoderato la vena realizzatrice dei propri punteros. Con gli esterni ancora un po’ troppo scollati dai compagni del reparto avanzato, Russotto è stato costretto a fare gli straordinari con le solite accelerate e spesso ne ha perso in precisione, con evidente eccessivo dispendio di energie. Certamente certi meccanismi verranno perfezionati nel tempo a vantaggio di un potenziale offensivo che non ha nulla da invidiare alle altre compagini del girone meridionale della Prima Divisione.
I trecento tifosi giallorossi non si sono “risparmiati” in nessun senso: sia per l’eccessivo esborso dei biglietti (venti euro per un biglietto sono a dir poco scandalosi) che per il numero di presenze sugli spalti (sempre numerosi e provenienti da ogni dove). Sarà doveroso osservare se la società toscana adotterà lo stesso criterio per tutte le tifoserie che si recheranno in quel di Prato. Seimila euro d’incasso circa per il solo settore ospiti non è male!!! L’unico “male” per i volenterosi innamorati ospitati in una struttura non all’altezza e che poi devono continuare a sopportare l’eterno incompiuto Ceravolo che ha ospitato chissà quante commissioni di controllo diligenti all’inverosimile. Misteri di un Paese allo sfascio dove si utilizzano mille metri di giudizio per offendere l’evidenza dei fatti.
E intanto bisogna dar merito alla Società che continua ad occupare le caselle dell’organigramma societario. A tal proposito, nei giorni scorsi è toccato alla nuova struttura commerciale/marketing affidata a Marco Cerminara e Dario Negro della MD Global Trade. Un grande in bocca al lupo ai nuovi responsabili di un settore molto importante per le strategie progettuali di qualsivoglia società di calcio.
Nel segno della tranquillità dunque, ma per un campionato che ci si augura non sia troppo “di transizione” e che possa impegnare le coronarie dei tifosi per l’unico traguardo che certamente è alla portata dei nostri eroi. Un nono posto (almeno un nono posto please!) garantirebbe quantomeno introiti maggiori per la Società e proietterebbe la stessa verso orizzonti diversi anche nel caso in cui non si dovesse tagliare il traguardo tanto agognato. Tentar non nuoce, sempre nel segno dell’umiltà e di quell’impegno che Oscar Brevi & C. non faranno mai mancare. Avanti Aquile
Giuseppe Mangialavori
