Avversario di turno

Scopriamo il Lanciano

Tutto quello che c’è da sapere sui prossimi rivali del Catanzaro

LA SQUADRA

Dopo
la mezza rivoluzione estiva, in pochi avrebbero scommesso che il Lanciano dopo
il giro di boa potesse trovarsi a un passo dal vertice della classifica. La
partenza di mister Castori e di alcuni giocatori del gruppo storico delle due
promozioni non ha creato particolari scompensi. Lillo Puccica è riuscito a
plasmare il materiale umano a sua disposizione con grande bravura e relativa
velocità. Il suo 3-4-3 ha offerto un buon calcio, anche se spesso corretto in
un più coperto 4-3-3. La rosa è rimasta sostanzialmente invariata rispetto
alla partita d’andata. L’unico innesto di peso è il centrale difensivo
Finetti, prelevato dalla Lodigiani a fine settembre, dopo una carriera passata
prevalentemente sui campi di C1, oltre alle 55 presenze in B con la maglia del
Monza. Finetti ha dato una maggiore stabilità al reparto migliore della squadra
frentana. Solo 13 infatti i gol subiti, seconda miglior difesa del girone dopo
l’Acireale, un dato ancor più importante se si considera che ben quattro gol
il Lanciano li ha subiti in una sola partita (a Crotone).

Insieme
a Finetti e al portiere Cano, completano il reparto arretrato – solitamente
schierato a tre – Movilli (o Paris) e Cavola, il primo proveniente dalla
Viterbese, il secondo dal Sora, tra le cui file ottenne al “Ceravolo” la
promozione in C1 due anni fa. A centrocampo agiscono sulle fasce i giovani
Marchini e Maggiolini, provenienti rispettivamente dall’Alzano e dal Pescara,
mentre i centrali sono Bussi, 25 presenze a Catanzaro qualche anno fa, e il
20enne brasiliano Mezavilla che ha sfruttato l’infortunio di Gentilini per
guadagnarsi un posto da titolare. In attacco il centro-boa è Nassi, due
presenze in A con la Reggina, mentre sulle fasce agiscono solitamente Ferreira e
Conti. I tre attaccanti sono comunque intercambiabili come posizione. Manca la
prima punta in grado di fare la differenza. Tant’è vero che il capocannoniere
è Ferreira con 4 gol, davanti a Nassi e Maggiolini con 3. 16 i gol realizzati
in tutto, quint’ultimo attacco del girone.

In
questo mercato di riparazione il Lanciano non ha fatto acquisti. Il segnale
chiaro che la squadra non ha bisogno di ritocchi o l’impossibilità del
presidente Angelucci di spendere per puntare al bersaglio grosso?

Formazione
tipo (3-4-3):
Cano; Movilli (Paris), Finetti, Cavola; Marchini, Bussi,
Mezavilla, Maggiolini; Ferreira, Nassi, Conti.

 

FOCUS
ON

L’obiettivo di “Focus
On” è puntato questa settimana su Adriano Mezavilla, giovanissimo prodotto
cresciuto nel Lanciano. Ancora sono in pochi a conoscerlo vista la giovane età,
ma alcune grosse società stanno bussando alle porte della società rosso-nera
per avere informazioni sul brasiliano. Mezavilla è nato a Maringa in Brasile
poco più di vent’anni fa. Il Lanciano lo ha scoperto e lanciato in serie C1.
Arrivato un paio d’anni fa nel mercato di gennaio, Mezavilla gioco solo tre
partite in quella stagione, mentre l’anno scorso realizzò tre gol in 25
partite. Quest’anno, partito in sordina come dodicesimo uomo, si è presto
guadagnato il posto da titolare nell’undici di Puccica, segnando anche due
gol, uno – di testa – proprio nella gara d’andata contro il Catanzaro.
Alto 1 metro e 78 per soli 68 chili, il brasiliano è particolarmente bravo in
fase di rilancio dell’azione offensiva e negli inserimenti senza palla
nell’area avversaria, non disegnando i gol di testa. Le prestazioni di questa
prima metà del campionato gli sono valse l’interessamento del Chievo – che
lo segue già da un pezzo – e addirittura del Chelsea di Abramovich.

 

VERSO
CATANZARO-LANCIANO

Pur
avendo iniziato i due gironi di questo campionato con due sconfitte di misura
con la Viterbese, l’andatura del Lanciano è stata assolutamente regolare. 4
vittorie, 4 pareggi e una sola sconfitta in casa; ben 4 vittorie (L’Aquila,
Martina, Paternò e Foggia), 3 pareggi (Sora, Chieti e Benevento), due sconfitte
(Viterbese e Crotone) in trasferta. Il Lanciano anche in trasferta non rinuncia
a giocare, e questo potrebbe essere un vantaggio per il Catanzaro, in difficoltà
nell’ultimo periodo ad attaccare una difesa blindata. Comunque Puccica attuerà
alcune modifiche al suo classico modulo. Nelle ultime giornate, infatti,
l’assenza di Tiziano Maggiolini ha convinto il tecnico rosso-nero a inserire
un difensore puro in più passando alla difesa a quattro con Marchini più
accentrato e Mezavilla sul centro-sinistra. Per la partita di domenica
rientreranno Nassi – che ha assorbito l’infortunio – e Finetti che ha
scontato la squalifica. Mancheranno però Movilli, appiedato dal giudice
sportivo e appunto Maggiolini, il quale peraltro è partito con la squadra alla
volta del ritiro di Taranto nella speranza di un recupero in extremis. Se non
dovesse farcela Puccica confermerà il 4-3-3 delle ultime uscite con Paris
terzino destro, Cavola terzino sinistro e la conferma di Paruta accanto a
Finetti, al posto di Movilli. Centrocampo a tre con Bussi faro centrale e
Marchini e Mezavilla ai lati. Con il rientro di Nassi al centro dell’attacco,
Ferreira tornerà a destra e Conti a sinistra con Cau in panchina.

Probabile
formazione (4-3-3):
Cano; Paris, Paruta, Finetti, Cavola; Marchini, Bussi,
Mezavilla; Ferreira, Nassi, Conti.

 

I
PRECEDENTI

Due
soli precedenti tra le due squadre anche perché il Lanciano ha ottenuto la sua
prima promozione tra i professionisti nel 1999, giocando per due anni in C2 (uno
solo nel girone C) prima di approdare in terza serie. Una vittoria per i
frentani in Abruzzo (2-0) e una per il Catanzaro al “Ceravolo” (3-1, gol di
Moschella e doppietta di Kamara).

All’andata,
alla seconda di campionato, il Lanciano s’impose per 3-1. Una partita strana,
molto intensa e spettacolare con occasioni da una parte e dall’altra. I
giallo-rossi di Braglia pagarono care alcune disattenzioni difensive, mentre i
rosso-neri di Puccica furono inesorabili sotto porta. Ottenuto il vantaggio in
apertura con una splendida punizione di Maggiolini, il Lanciano subì dopo 8
minuti il pareggio di Corona. Conti sul finire del primo tempo riportava in
vantaggio gli abruzzesi, mentre il Catanzaro sprecava un paio di palle gol,
reclamando per un fallo da rigore su Corona. Durante l’intervallo volarono
parole grosse nel sottopassaggio: il risultato fu l’espulsione di Cavola e
Biancone. Nella ripresa il tentativo di rimonta degli uomini di Braglia fu
frustrato dall’espulsione di Ferrigno e dal gol-sicurezza di Mezavilla. Quel
giorno ci fu l’esordio di Briano, mentre era ancora assente Toledo per
squalifica. Domenica il Catanzaro sarà chiamato a vendicare quella bruciante
sconfitta per distanziare in classifica gli abruzzesi e per riportare in parità
il conto dei precedenti assoluti.

 

I
TIFOSI

Il Lanciano ha un seguito
di pubblico abbastanza consistente, soprattutto se si considera il gran numero
di squadre abruzzesi – tra le quali peraltro il Lanciano è una delle meno
blasonate. In questo campionato la media degli spettatori allo stadio “Guido
Biondi” è stata di 2.365 spettatori (8° pubblico del girone), con 1.274
abbonati, una quota veramente consistente (5° posto nel girone). Gli Ultras
Lanciano, gruppo-guida della tifoseria rosso-nera, hanno allestito due autobus
per raggiungere il “Ceravolo” e incitare la loro squadra in un match che si
prospetta difficilissimo. I rapporti con gli UC sono di reciproca indifferenza.

Ivan
Pugliese

Autore

Redazione

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