Nulla è lasciato al caso. I carabinieri della Compagnia di Sellia Marina proseguono le indagini sulla morte di Matteo Battaglia, il dodicenne falciato da un suv, sabato scorso, sulla strada statale 106, nel catanzarese. L’obiettivo è quello di raccogliere elementi utili per ricostruire ruoli e responsabilità, ma anche per chiarire una morte assurda, per un incidente che è maturato in un contesto incredibile. Un lavoro certosino, che ieri ha portato a iscrivere un imprenditore sul registro degli indagati.
Si tratta di Pierpaolo Caloiro, di Cutro (Crotone), titolare di una ditta di servizi e pulizie. Secondo le indagini coordinate dal pm Vincenzo Russo, a lui è riconducibile l’autovettura Jeep Grand Cherokee in uso al rumeno Anrei Valentin Epure.
I militari Arma ritengono, infatti, che tra i due ci fossero legami di lavoro, per questo l’uomo avrebbe dato la macchina al ventiseienne.
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