CATANZARO. Le avverse condizioni meteorologiche che da più giorni imperversano sul capoluogo di regione non hanno fermato, neppure ieri, la preparazione del Catanzaro in vista del big-match di domenica prossima tra le Aquile ed il Lanciano. Una partita delicata che giunge subito dopo la sconfitta subita a Pesaro e che dovrà servire a riabilitare i giallorossi agli occhi dei suoi tifosi e degli addetti ai lavori. Se, infatti, si dovesse prendere ad esempio la gara disputata da Alfieri e compagni proprio domenica scorsa, allora sarebbe facile pensare che questa è una squadra di brocchi, incapace di fare gioco e di reagire ed in uno stato fisico e mentale scadente. Ma, la classifica parla chiaro: non è così e quella di Pesaro è certamente stata una battuta dâarresto per certi versi ovvia dopo una serie di ben dodici risultati utili consecutivi. Ed allora giunge a proposito la gara con il Lanciano, squadra forte in ogni reparto e costruita per tentare la scalata verso la serie B, per ribadire che questo Catanzaro è complesso che può giocarsi la promozione nella categoria superiore fino alla fine e contro chiunque. Ma vediamo nel dettaglio che squadra è il Lanciano. La formazione allenata da Puccica ha ben 31 punti in classifica, frutto di otto vittorie, di cui ben quattro in trasferta, sette pareggi e tre sconfitte. Sedici i goal realizzati e tredici quelli subiti. Domenica scorsa ha perso in casa contro la Viterbese, mentre non va dimenticato che proprio a Lanciano si è consumata una delle tre sconfitte subite dal Catanzaro. Diversi sono, poi, i calciatori da temere. Tra questi Cavola, Cau, Conti. Insomma Un complesso bene assortito e ottimamente allenato che metterà non poco in difficoltà Corona e compagni. Ma come detto i giallorossi hanno necessità assoluta di vincere per ribadire la loro forza e le loro ambizioni. Intanto va detto che dal punto di vista delle disponibilità Braglia ritrova Milone e, soprattutto, Corona che domenica scorsa non sono stati schierati perché squalificati. In particolare lâassenza del bomber di Palermo ha penalizzato i giallorossi che non hanno potuto fruire del solito apporto in campo di un calciatore che non solo sa segnare, ma sa pure tenere palla, creare gli spazi per i compagni, difendere sulle calci piazzati. Da non dimenticare, tra lâaltro, lâestrema generosità che contraddistingue qualunque prestazione, anche la più opaca, di âre Giorgioâ. Il tecnico delle Aquile, insomma, domenica prossima non dovrebbe avere alcuna difficoltà a schierare in campo la formazione migliore possibile.
A. N.