INIZIATIVA CENTROSINISTRA PER CORSI PROFESSIONI SANITARIE A COSENZA / ABRAMO, “SAREBBE UNO SCANDALOSO ESEMPIO DI SPRECHI, NON ESITEREMO AD ATTIVARE INIZIATIVE POLITICHE E LEGALI A DIFESA DELLA NOSTRA FACOLTA’ DI MEDICINA”
Dichiarazione del sindaco Abramo sull’interrogazione presentata da 10 consiglieri regionali del centrosinistra.
“Sull’iniziativa dei dieci consiglieri regionali della sinistra, che premono per l’avvio dei corsi universitari di professioni sanitarie a Cosenza, non ho nulla da commentare, se non ribadire che l’eventuale firma della convenzione con La Sapienza di Roma costituirebbe uno scandaloso esempio di sprechi e di duplicazioni di servizi che un Paese in difficoltà come il nostro non può sopportare. Il sindaco e l’Amministrazione comunale di Catanzaro non esiteranno ad attivare tutte le iniziative politiche e legali per difendere le prerogative dell’unica facoltà di medicina della regione che ha dimostrato, sotto la guida sapiente del prof. Quattrone, di potere reggere la sfida della formazione dei giovani medici di tutta la Calabria”.
TALLINI SU INTERROGAZIONE CENTROSINISTRA / “IL PD GETTA LA MASCHERA E SI SCHIERA PER UNA SECONDA FACOLTA’ DI MEDICINA A COSENZA, DISPIACE LA FIRMA DI TONINO SCALZO ELETTO NELLA CIRCOSCRIZIONE DI CATANZARO
Dichiarazione del capogruppo del PdL al Comune Domenico Tallini.
“Il PD – non solo quello cosentino, reggino e vibonese, ma anche quello catanzarese – ha finalmente gettato la maschera: a pressare perché a Cosenza vengano attivati i corsi di laurea delle professioni sanitarie, primo passo verso una seconda Facoltà di medicina e chirurgia, sono dieci consiglieri regionali del centrosinistra, compreso il collega Tonino Scalzo eletto nella circoscrizione di Catanzaro. Con un’interrogazione urgente, questi dieci colleghi sollecitano il presidente Scopelliti a firmare la convenzione con l’Università romana La Sapienza, finalizzata a fare partire a Cosenza i corsi per 20 posti di scienze infermieristiche e 10 posti per tecniche della prevenzione. Il PD accusa il Governatore di non avere fatto partire questi corsi e di avere rallentato l’iter della convenzione con l’Università La Sapienza che, lo sappiamo tutti, altro non è che il primo gradino verso l’istituzione ad Arcavacata di una nuova facoltà di medicina. Come si mettono adesso i vari Scalzo (Salvatore), Capellupo, Iaconantonio, Catanzaro nel Cuore e tutti gli altri difensori ( a parole) del Capoluogo ? E che ne pensano i consiglieri regionali di Catanzaro Pierino Amato ed Enzo Ciconte ? Dove si annida il nemico di Catanzaro: a Reggio Calabria oppure, come è ormai provato, nella rossa Cosenza ? Noi continuiamo a pensare che l’attivazione dei corsi di professioni sanitarie a Cosenza sia improponibile, per una serie di motivi. Il più importante è che questi corsi già esistono e sono stati autorizzati dal Ministero presso l’Università di Catanzaro. Il secondo è che, in un Paese dove le risorse per università e ricerca sono limitatissime, è assolutamente impensabile ipotizzare una seconda facoltà di medicina nella stessa regione che comporterebbe costi altissimi, senza alcun ritorno per la collettività. I colleghi del PD si stanno assumendo una grossa responsabilità, quella di riaprire in Calabria una guerra di campanile che finirebbe con il lacerare il già fragile tessuto sociale della regione.”