Fincalabra, le verità di Chizzoniti in un memoriale inviato alla Procura di Catanzaro

Il presidente della commissione regionale di Vigilanza continua a sostenere che i concorsi banditi dall’ente dal 2010 in poi non avrebbero premiato i candidati più titolati

Fincalabra, le verità di Chizzoniti in un memoriale<br/>inviato alla Procura di CatanzaroPuntualizzare i fatti denunciati nel corposo esposto presentato mesi orsono e che ha innescato le indagini, ribadire l’inequivocabile natura di ente strumentale di Fincalabra, ma anche suggerire nuove possibili iniziative istruttorie: è questo in estrema sintesi il contenuto della memoria che il presidente della commissione di Vigilanza del Consiglio regionale, Aurelio Chizzoniti invierà nei prossimi giorni alla Procura di Catanzaro, oggi impegnata nell’inchiesta sulle presunte irregolarità nelle assunzioni alla Fincalabra.
Ascoltato nei giorni scorsi come persona informata sui fatti dal pm Carlo Villani, titolare dell’inchiesta, Chizzoniti ha ribadito di fronte agli inquirenti i fatti denunciati nel corposo esposto, confezionato anche raccogliendo le testimonianze dei tanti candidati inspiegabilmente esclusi dalle selezioni per assunzioni e consulenze, e presentato mesi fa in Procura.
Stando alla denuncia del presidente della Commissione di Vigilanza –  che invano nei mesi scorsi ha chiesto al presidente di Fincalabra, Umberto De Rose, la documentazione relativa alla gestione delle risorse umane – i concorsi banditi dall’ente dal 2010 ad oggi, avrebbero premiato aspiranti meno titolati rispetto a candidati che per titoli e competenze avrebbero dovuto superare la selezione. Risultati che gli stessi candidati però non hanno mai potuto verificare anche perché la valutazione dei punteggi assegnati ai curricula, come alle prove d’esame, non è mai stata resa pubblica.
È per questo che il pm Villani sta procedendo per verificare l’esistenza di ipotesi dei reati di truffa,  abuso d’ufficio e omissione in atti di ufficio. Gli inquirenti vogliono verificare se Fincalabra ha rispettato i principi di trasparenza e imparzialità nella selezione del personale e nel conferimento degli incarichi, anche perché – stando a quanto emerso fino ad ora – fra i partecipanti alle selezioni in seguito  reclutati da Fincalabra ci sarebbero anche candidati dal curriculum definito “non coerente”, ma ugualmente assunti dall’ente.
Nei mesi scorsi la guardia di finanza ha acquisito presso la sede di Fincalabra numerosi documenti contenuti in decine di faldoni relativi ai bandi di concorso pubblicati dall’ente negli ultimi tre anni. Atti e documenti che Chizzoniti, come presidente della Commissione di vigilanza della Regione Calabria, ha inutilmente chiesto alla dirigenza dell’ente dopo aver ricevuto diverse segnalazioni, senza ricevere risposta alcuna. (0030)

Fonte: CorrieredellaCalabria.it

Autore: Alessia Candito

Autore

Salvatore Ferragina

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