Eccolo qui, il piccolo capo ultrà che ci sta facendo divertire in queste ore con il suo video dall’ oratorio di Verdellino, comune di settemila abitanti della provincia di Bergamo. Il giovane e appassionato tifoso giallorosso (noi di puntonet lo abbiamo già incontrato a Prato) ha convinto i suoi compagni di giochi a intonare il più celebre tra i cori della nostra curva, quel “Siamo la Massimo Capraro…” che chiunque di noi, in casa o in trasferta, ha urlato almeno una volta. Questo splendido sostenitore ricorda a tutti, in questi giorni senza calcio giocato, quale sia la vera ricchezza del Catanzaro e come questa ricchezza -per questioni decisamente più complesse del calcio- sia dispersa in tutta Italia. Recuperarla, coltivarla e utilizzarla sarebbe l’investimento più importante da pianificare per il nostro futuro.
Nonostante un anno difficile, c’è ancora entusiasmo tra i tifosi giallorossi, specie tra quelli che vivono lontano da Catanzaro. C’è chi in autostrada saluta con un colpo di clacson i tir dell’azienda del Presidente Cosentino, chi va a correre sui Navigli con la tuta del Catanzaro e chi sta già organizzando una trasferta nel prossimo ritiro umbro delle Aquile. C’è ancora fame, alle nostre latitudini. La società lo tenga presente, abbiamo voglia di divertirci e di mettere mano al portafogli. Nonostante la crisi globale, nonostante uno stadio che chissà quando- così monco, provvisorio e brutto- smetterà di essere il ritratto migliore di chi ci amministra. Canta giovane Vito, non smettere mai.
Red