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Infuria la polemica a Catanzaro dopo la scelta del sindaco Sergio Abramo di incaricare l’ex assessore di Reggio Calabria Vincenzo Cuzzola a mettere ordine nei conti di Palazzo De Nobili. Caustica l’opposizione che per bocca di Salvatore Scalzo sottolinea: «Tutte le strade portano a Peppe (Scopelliti, ndr) che piazza i suoi vecchi uomini in giro per la Calabria a spese degli incolpevoli cittadini calabresi. I catanzaresi – aggiunge l’ex candidato a sindaco – continuano a pagare un prezzo continuo a Scopelliti e il Pdl catanzarese risulta non pervenuto. Considerato il carattere fallimentare dell’esperienza Scopelliti a Reggio Calabria, conclusa con la scoperta di un debito pubblico colossale e un commissariamento per mafia, sembra incredibile che Catanzaro possa oggi accettare di offrire un ruolo di consulenza ad uno dei protagonisti di quella stagione. Inoltre come è possibile che non si considerino mai le professionalità locali? E quando vengono considerate risultano sempre provenire dalle stesse cerchie? Ma cosi van le cose. Purtroppo».
Ma la nomina del consulente riapre anche il fronte interno al centrodestra. A sollevare qualche dubbio sulla scelta operata dal sindaco sono infatti i due consiglieri del Pdl Sergio Costanzo e Antonio Corsi: «Ci chiediamo – scrivono i due esponenti della maggioranza – come mai dopo tanti anni, gli uffici finanziari siano stati in qualche modo “commissariati”, malgrado il Comune di Catanzaro, pur nelle bufere delle crisi che hanno investito intere amministrazioni, sia sempre riuscito a navigare in acque tranquille. E ciò che leggiamo oggi, e cioè che in aula potrebbe arrivare un rendiconto dal quale si evince un avanzo di amministrazione, dà ragione al lavoro dei tecnici e delle professionalità comunali di quel settore. Crediamo che sia arrivato il momento di fare una seria analisi politica, soprattutto un’analisi di metodo e di opportunità».
Dal CorrieredellaCalabria.it
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