I detersivi per il bucato di casa? Li pagava il Consiglio regionale della Calabria. La manutenzione dell’auto privata, cambio gomme, olio, spazzole per tergicristalli? Si faceva con i soldi dei contribuenti. Il vizio di giocare al Gratta e vinci? Soddisfatto grazie ai fondi regionali. C’è di tutto e di più come riporta il Quotidiano della Calabria, nell’inchiesta della Guardia di finanza di Reggio Calabria che ha iscritto nel registro degli indagati 10 consiglieri regionali, due del centrosinistra e otto del centrodestra, accusati di peculato per aver stornato fondi pubblici per interessi personali. Indagati anche i direttori amministrativi dei singoli gruppi consiliari di Palazzo Campanella.
BUCO MILIONARIO – Le spese «folli» dei consiglieri regionali calabresi non si sarebbero fermate però ad acquisti o a viaggi di lusso o a cene faraoniche. I politici indagati avrebbero pagato con soldi pubblici anche le tasse personali all’Ufficio delle Entrate e quelle comunali relative alla spazzatura. Nell’indagine coordinata dal pubblico ministero Matteo Centini, le Fiamme Gialle hanno riscontrato un buco milionario nel bilancio del Consiglio regionale. Le spese dei gruppi non avrebbero nessuna pezza d’appoggio. L’arco di tempo monitorato dai finanzieri è quello tra il 2010 e il 2012. Un’accelerazione all’indagine si è avuta soprattutto dopo l’arresto per truffa elettorale,proprio nel 2012, del consigliere regionale Antonio Rappoccio del Pri. L’esponente politico, ora ai domiciliari, avrebbe falsificato fatture per rimborsi spese.
Fonte: corriere.it – Carlo Macrì