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Cozza verso l’addio: «Al 99% via da Catanzaro a fine stagione».

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Il tecnico giallorosso denuncia le difficili condizioni in cui è costretto a lavorare subito dopo la batosta col Perugia. Cosentino: «Nessuna decisione a caldo. Stiamo uniti»

Una partitaccia, quella di oggi, che segue di sette giorni l’altra batosta di Frosinone. Il Catanzaro sembra tornato quello del girone d’andata, con gol imbarcati a ripetizione ed espulsioni che complicano anche il prosieguo del campionato, a cinque giornate dalla fine della stagione regolare.

E Cozza si prepara per l’addio. No, non un esonero o le dimissioni dopo le due figuracce rimediate negli ultimi sette giorni, ma a fine stagione «quando al 99% andrò via da Catanzaro perché non si può lavorare in queste condizioni». Il riferimento è quello solito alle condizioni delle infrastrutture. Un discorso giusto e più volte denunciato anche da UsCatanzaro.net, ma che oggi suona come un alibi troppo fragile dopo gli otto gol incassati in 7 giorni.

Sulla partita il tecnico giallorosso è onesto e sibillino «Se continuiamo così non andiamo da nessuna parteNon c’è stata partita dall’inizio alla fine. Faccio i complimenti a loro perché non hanno rubato nulla. Sono stati bravi a metterci sotto per tutta la gara. Del resto quando si cambia tanto in corsa ci sono volte in cui va bene e altre in cui va male. Lavoreremo sodo durante la sosta».

Il presidente Cosentino arriva in sala stampa con un filo di voce, delusissimo per la prestazione e reduce da una sfuriata nello spogliatoio giallorosso: «Ho visto un brutto Catanzaro. Dovevamo reagire prima, soprattutto nel primo tempo quando loro sono rimasti in 10. La reazione è arrivata troppo tardi. Il Perugia ha fatto una grande partita. Dobbiamo reagire a partire dal 7 aprile. Mi sono arrabbiato coi ragazzi, li ho sgridati tutti senza distinzione. Voto zero a tutti e mi dispiace per i tifosi per questo brutto spettacolo. A caldo non prenderà alcuna decisione, ma chi non ama il Catanzaro quanto me andrà via di sicuro. Comunque dobbiamo rimanere tutti assieme perché si vince e si perde tutti insieme. Ora dobbiamo pensare solo alla salvezza. Era la mia idea due giornate fa, a maggior ragione oggi».

Sulle polemiche seguite al “premio Ceravolo”, Cosentino è chiaro: «Quello che è successo mercoledì è stata una sconfitta per Catanzaro, per me e per la memoria di Ceravolo. Mi aspettavo di vedere più pubblico sugli spalti, almeno come ringraziamento per il mio operato». Non riescono ad addolcirlo neanche le parole del Direttore Generale della Lega Pro Ghirelli che elogia Cosentino per il «miracolo compiuto da questa società, che in due anni è arrivata dal fallimento alla Prima Divisione».

Carboni, un gol e un assist per lui, dopo tanta panchina, si rivolge ai tifosi: «Abbiamo cercato di limitare i danni ma è finita male. Complimenti al Perugia. Mancano 5 partite e dobbiamo salvarci. Devo ringraziare i tifosi che anche oggi si sono comportati in modo eccezionale. Serve il loro aiuto per salvarci».

Soddisfatto, e non potrebbe essere altrimenti, il tecnico del Perugia Camplone: «Dovevamo fare una partenza aggressiva e ci siamo riusciti. Peccato per l’espulsione, ma comunque la squadra è rimasta alta. Alla fine c’è stato un piccolo calo di tensione e abbiamo consentito al Catanzaro di rientrare, ma devo elogiare i ragazzi per essere rimasti molto corti e alti anche in 10 con le tre punte».

Dichiarazioni raccolte da Francesco Panza

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