Sette partite per tentare di toccare il cielo. Vietato vietarsi alcunché e allo stesso tempo, vietato illudersi più di tanto.Bisognerà essere abili a sfrecciare a fari spenti con la stessa filosofia che ha permesso alCatanzaro di Giuseppe Cosentino di invertire la marcia e proporsi come competitor nei quartieri alti della classifica.
Un momento importantissimo per convertire una stagione nata non di certo nel migliore dei modi. Dopo il periodo di stand by doloroso post mercato di riparazione e la quadratura del cerchio ritrovata, Cozza ei suoi uomini continuano a migliorare. Un processo che si è evidenziato sin dalla gara di Andria, che con il tempo ha trovato solo piacevoli conferme.
La costruzione di una squadra riplasmata con la prospettiva di consentire alle Aquile di affrontare il prossimo torneo per vincerlo, potrebbe dare insperati frutti già nel breve periodo. Non bisogna attendersi nulla, né restare delusi se ciò non dovesse accadere, ma perché vietarsi a priori prospettive diverse? La prossima domenica sarà la più importante dell’intero torneo persvariate ragioni. Si renderà visita al Frosinone. Un campo difficile, per un avversario direttamente coinvolto nella conquista del quinto posto, occupato da un Benevento che dovrà confrontarsi a Prato con una squadra che non potrà permettersi ulteriori passi falsi. C’è di tutto per fare del prossimo weekend quellopiù importante della stagione 2012/2013.
Ciccio Cozza ha dato alla squadra un assetto solido. Dopo i vari tentativi, bisogna dare atto al tecnico giallorosso di essere riuscito a sistemare al meglio la squadra. Il mercato invernale e il prezioso supporto di Armando Ortoli hanno messo un Pompeu in più nel motore e non solo. L’aspetto che tra gli altri confortadi più è l’evidente crescita di Castiglia. Insomma, quel centrocampo smarrito di inizio stagione, da croce siè trasformato in piacevolissima delizia. Ne ha trovato giovamento tutta la squadra, la difesa che svolge conmeno patemi il proprio compito e l’attacco che ha trovato in Russotto un solista di sicuro avvenire.
Il Pisa è giunto a Catanzaro con il chiaro, solo intento di portare a casa il pareggio. L’atteggiamento dei nerazzurri toscani è stato evidente sin dall’inizio del match. Marcature asfissianti e gioco oltremodo difensivista degli undici di mister Pane. Partite che rischierebbero di finire con il classico nulla di fatto, conil tifoso che sta lì a disquisire se il bicchiere è mezzo vuoto o mezzo pieno. Ma a togliere ogni dubbio èarrivato l’onnipresente Russotto che al 18° della ripresa ha dipinto una punizione come meglio non avrebbepotuto fare. Poi un’ingiustificata (o forse no) paura di vincere con qualche patema di troppo, ma alla fine itre preziosissimi punti sono andati al Catanzaro.
I fari? Meglio tenerli spenti, non vorremmo che qualche “vigile”… zelante più del dovuto potesse interrompere il percorso. Meglio proseguire in punta di piedi arricchiti da una consapevolezza: il Catanzaro da ora in poi potrà giocarsela con tutti a testa alta.
Frosinone è una trasferta che segnerà questo torneo. I tifosi giallorossi certamente invaderanno la città laziale per tentare l’impossibile insieme ai propri beniamini da ogni dove e soprattutto dalla vicina Roma. Scene viste e riviste che si spera possano trovare un epilogo vincente. Lo meriterebbero tutti e in primis gli appassionati che per anni sempre numerosissimi, hanno dovuto subire cocenti delusioni proprio in terra laziale…Gli ex incrociati (uno dei quali espulso) la scorsa domenica ne sanno qualcosa.
Ma il Catanzarodi Giuseppe Cosentino e mister Cozza è specializzato nelle “prime volte”. L’anno scorso tutti ne abbiamoavuto un dolce assaggio, ma abbiamo ancora tanta ma tanta fame. Ed ora? Tutti in massa alla conquista di
Frosinone perché l’appetito vien mangiando. Avanti tutta Catanzaro!
Giuseppe Mangialavori