Diciottesima giornata, cambiano gli attori, ma il film è sempre un horror. Evidentemente vincere contro il Barletta scatena una maledizione; come all’andata infatti, dopo quella vittoria, inizia la serie negativa delle Aquile, in termini di risultati, ma soprattuto di gioco ed organizzazione tattica. A resuscitare contro il Catanzaro questa volta, è il Benevento, che torna al successo dopo tre turni d’astinenza e fa ripiombare i giallorossi calabresi in zona playout.
Il dato preoccupante arriva dalla totale apatia di almeno 8/11 della squadra, e se a fine gara – ancora una volta in stagione- il migliore in campo risulta Pisseri, l’allarme è davvero rosso. Dopo 5’ di gara Conti sciupa clamorosamente sotto porta e di testa alza sopra la traversa. Ciò lascia presagire ad una bella gara, ma resta solo un miraggio. Poco dopo il Benevento va in gol con Mancosu, ma l’arbitro ferma tutto per off-side. È solo un rinvio, perchè al 29 il gol di Mancosu è valido e i Sanniti passano in vantaggio. Subito il gol, inizia la solita ormai nota confusione, con cambi all’impazzata dettati forse dall’impulso e dalla frenesia di recuperare risultati; a farne le spese anche questa volta è uno spento e pasticcione Castiglia, lontanissimo dalla forma migliore. Il centrocampista ex Reggina non accetta di buon grando il cambio e corre negli spogliatoi. Poi è il turno del 4 sulla ruota di Benevento, esce Quadri infatti per Ronaldo, e ancora una volta dopo 45’ già 2 sostituzioni sono state sprecate. L’unico ad essere impensierito nella ripresa è Pisseri, che più volte nega il radoppio ai padroni di casa. Per rispettare bene il copione che dalla seconda di andata si vede quando gioca il Catanzaro, Russotto (in giornata decisamente no) si fa buttare fuori; Cozza non condivide e lo segue a ruota. Il Catanzaro sembra una nave che affonda. Entra Masini, ma al 77′ ci pensa Germinale su calcio di rigore (dubbio) a chiudere i conti. 2-0 e Benevento che sale a 23 punti. Catanzaro nuovamente in zona rossa, in una stagione palesemente no.
Basta un rigore di Innocenti al 23 invece, per far tornare al successo l’Andria BAT, contro un opaco Frosinone, ancora troppo discontinuo per insediare il primo posto. I Pugliesi salgono così a 20, ed ora “vedono” il Catanzaro, che fra due giornate sarà ospite allo stadio “Degli Ulivi”. Resta terzo a 30 il Frosinone, che perde ulteriore terreno nei confronti della capolista Latina.
Al “Francioni”, i Pontini non vanno oltre l’1-1 nell’anticipo contro la Nocerina in netta ripresa. Sono gli ospiti addirittura a passare
in vantaggio, con un rigore di Mazzeo (per fallo su uno scatenato Evacuo) al 10. Ci pensa il solito Barraco al 25′ a togliere le castagne dal fuoco a Pecchia e ristabilire la parità. La Nocerina resta anche in 10, ma il Latina non approfitta e allo scadere, Agodirin (che aveva ben impressionato al Ceravolo) sciupa clamorosamente da due passi, e la gara termina così: 37 punti per il Latina e 27 per i Molossi, che domenica approfittando del turno di sosta, recupereranno la gara contro il Prato.
Prato che asfalta (nel finale) il Viareggio nel derby toscano. Napoli porta in vantaggio i Lanieri con un penalty al 58′. Nel finale poi i biancoazzurri calano il tris con Tiboni, sempre su rigore all’85′, ed un minuto più tardi (questa volta su azione).
Un gol del ritrovato (dopo l’infortunio) Dezi, al 48′, piega il Pisa a Barletta, e regala la prima gioia interna di stagione ai Pugliesi.
I Biancorossi, che bissano il successo di Perugia, salgono a 14 punti al terzultimo posto, Nerazzurri fermi a 27 che si vedono raggiunti dal gruppo delle inseguitrici.
A 27 anche il Perugia, che espugna Gubbio nel derby umbro, ed inguaia i rossoblu fermi a 22 da svariate giornate. Dopo appena un minuto Galabinov sbaglia porta, e gli ospiti passano in vantaggio. Il raddoppio porta la firma di Ciofani che trasforma un penalty al 36. Ad inizio ripresa, è Caccavallo (48) a riaprire i conti, ma ci pensa Rantier (sul mercato) a richiuderli al minuto 84. In pieno recupero Baccolo firma il definitivo 2-3, ma è troppo tardi.
Belcastro–Makinwa show allo stadio “dei Marmi”, e “manita” della Carrarese al derelitto Sorrento. Apre le danze proprio Makinwa al 7. Poi la tripletta di Belcastro al 31, 50 e 54. Nel finale ancora il nigeriano a chiudere i conti all’85, per il definitivo 5-0. Rossoneri nuovamente ultimi, scavalcati in un solo colpo da Barletta, e proprio dalla Carrarese.
Continui avvicendamenti nei bassi fondi dunque, ma con sempre meno giornate al termine, sempre più inguaiate sono le tre squadre coinvolte. Nel posticipo di ieri sera infine, l’Avellino si schianta nel derby con la Paganese. Gli irpini perdono 4-1 e la possibilità di tornare in vetta superando il Latina. Al vantaggio biancoverde di Angiulli hanno risposto Caturano e Scarpa con due goal a testa.
Vito Tortorella