Dalla Redazione

Colpo Barletta a Perugia. Benevento, che brivido

Male il Catanzaro che si arrende al Latina. Vincono anche Avellino, Frosinone e Pisa

Clamoroso al “Curi”. Parafrasando la famosa frase di qualche decennio fa, la notizia di giornata è il tonfo fra le mura amiche del Perugia contro il Barletta. Gli ospiti, fanalino di coda e reduci dalla sconfitta interna dell’Epifania contro il Catanzaro, espugnano così l’Umbria e cedono l’ultimo posto della classifica. Nessun furto da parte dei pugliesi, che hanno meritato di vincere contro un Perugia brutto e abulico. Nei grifoni si rivede dal primo minuto Rantier per Fabinho, ed il primo tempo scorre via con poche emozioni, con il Perugia che riesce solamente a gestire palla senza rendersi mai effettivamente pericoloso. Nella ripresa, l’ingresso di Fabinho (forse l’uomo più in forma di questo Perugia altalenante) dà una scossa alla squadra che, su palla inattiva, crea per due volte non pochi pensieri al portiere pugliese. Nel momento migliore del Grifone però, un’incredibile errore difensivo spalanca un’autostrada a Carretta, Meduri è più veloce di tutti e sigla lo 0-1. Nessun’altra emozione poi, con il Barletta che prende questi 3 punti d’oro totalmente inaspettati e abbandona l’ultimo posto in classifica. Il Perugia resta a 24 in una zona pericolosa vista la classifica molto corta.

Ultimo posto “riacciuffato” dopo qualche giornata illusoria dalla Carrarese che si arrende all’Avellino. Al Partenio-Lombardi succede tutto in un quarto d’ora. Dopo 4 minuti, infatti, i biancoverdi passano con D’Angelo, imbeccato da un Biancolino in versione assist-man. Dura però solo 6 minuti la gioia dei padroni di casa. È il 10′, infatti, quando gli ospiti trovano il pari con Mancuso. L’Avellino è nettamente superiore ai toscani e al quarto d’ora, sugli sviluppi di un calcio di punizione, ancora Biancolino sforna il secondo assist di giornata. Questa volta è De Angelis a punire i gialloblù. La Carrarese fa il possibile per tentare di pervenire nuovamente al pareggio, ma la differenza tecnica fra le due squadre è troppo ampia da colmare. L’Avellino, quindi, pur non chiudendo la gara gestisce al meglio il risultato senza correre pericoli. Gialloblù ultimi con 10 punti. Quinta vittoria consecutiva per gli uomini di Rastelli che restano al secondo posto con 35 punti, a d uno dal Latina capolista.

Pontini che sbancano facilmente il Ceravolo. Il Catanzaro si arrende ai nerazzurri sotto i colpi di Agodirin, Danilevicius (complice una deviazione di Sirignano) e Ricciardi. Tanti, forse troppi volti nuovi nella zona nevralgica di centrocampo per i giallorossi che, complice una giornata decisamente negativa di Orchi e Pisseri, regalano completamente la partita agli ospiti. Al minuto 22 infatti, il difensore romano non s’intende con il numero 1 giallorosso, Agodirin è più lesto dei due e ne approfitta per portare in vantaggio la squadra pontina. Il Catanzaro fatica a passare la diga formata a centrocampo dagli ospiti, e sul finale del primo tempo si vede annullare il gol del possibile pareggio. Entra Masini per uno spento Sabatino, ma la sostituzione aumenta solo la confusione in avanti, giacchè il problema di oggi delle Aquile stava più nelle retrovie. Il Latina è padrone del campo e gestisce con superiorità la gara.

Il Catanzaro si rende pericoloso solamente su palla inattiva con due calci di punizione. Al minuto 73, ennesima discesa sulla destra per gli ospiti, Danilevicius anticipa Sirignano, o probabilmente il contrario, la palla comunque lemme lemme rotola verso Pisseri che in modo goffo si fa scavalcare per il più assurdo dei gollonzi. 0-2 e gambe tagliate alle Aquile. Al minuto 85, su un calcio d’angolo per il Catanzaro, il Latina recupera palla e parte in un contropiede ben organizzato e rapidissimo. Ricciardi si libera sulla sinistra e in diagonale trafigge per la terza volta Pisseri, questa volta incolpevole. A 3 minuti dal termine, c’è tempo per il gol della bandiera giallorosso. Calcio di rigore (forse generoso) per fallo su Russotto. Dal dischetto Quadri sbaglia ma in mischia Masini riesce a spedire in rete. Troppo tardi. 1-3 e brusco stop dopo una serie comunque positiva da parte del Catanzaro. Latina nettamente superiore che meritatamente conserva la testa della classifica con 36 punti. Catanzaro fermo a 21, in attesa della gara di domenica prossima di Benevento

I sanniti si salvano allo stadio dei Pini di Viareggio, in una gara con diversi ribaltamenti. I giallorossi passano in vantaggio con Mancosu al 20′, ma al 46′ si fanno raggiungere da Giovinco. Nella ripresa un ottimo Magnaghi al minuto 67 sigla la rimonta del Viareggio, ma ci pensa Germinale (che sembrava destinato alla cesisone) a togliere le castagne dal fuoco ai campani, siglando a dieci minuti dal termine il definitivo 2-2. Distanze immutate fra le due squadre, col Viareggio a 23 punti e il Benevento sempre in zona rossa (playout) a 20. Nelle retrovie perde terreno anche l’Andria BAT, costretta ad arrendersi di misura al Pisa. Nerazzurri che passano grazie ad un rigore di Favasuli al 68′. Pugliesi fermi a 17 punti, e toscani che staccano nuovamente il Perugia e salgono al quarto posto in classifica a quota 27.

Cade ancora il Gubbio in attesa del sentito derby di domenica contro il Perugia. Questa volta a passare è il Frosinone che si conferma terza forza del campionato con 30 punti. Al “Matusa” Cesaretti (35′) e Carrus (58′) siglano il più classico dei risultati. 2-0 per i canarini dunque. Fermo ancora a 22 il Gubbio. A 22 anche la Paganese che, con uno scialbo 0-0 sul campo del Sorrento, lascia in zona pericolosissima i rossoneri terzultimi con 12 punti.

Rinviata per maltempo infine NocerinaPrato.

Vito Tortorella

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