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Why Not, vicenda Tesi: sedici a giudizio, cinque prosciolti

Scritto da Redazione

Il giudice per le udienze preliminari di Cosenza, Enrico Di Dedda, ha disposto il rinvio a giudizio per 16 indagati ed ha disposto l’inizio del processo per il 16 aprile prossimo. Il Gup ha anche disposto il non luogo a procedere per non aver commesso il fatto nei confronti dell’attuale assessore regionale Giuseppe Gentile, del consigliere regionale Nicola Adamo, dell’ex consigliere regionale Francesco Morelli e di Rinaldo Scopelliti e Antonio Gargano. L’inchiesta tesi riguarda i rapporti tra la società e la Fincalabra, la finanziaria regionale della Calabria. Negli anni scorsi il filone dell’indagine era stato stralciato dall’inchiesta Why Not ed inviato al tribunale di Cosenza perché competente per territorio.

“Viva soddisfazione per il risultato raggiunto che va ad aggiungersi alle sentenze pienamente assolutorie già riportate dall’On.Adamo nella vicenda giudiziaria Why Not”. Lo affermano in una nota congiunta gli avvocati Ugo Celestino e Fabio Viglione, difensori del consigliere regionale della Calabria Nicola Adamo. “Ancora una volta – hanno aggiunto – il processo ha dimostrato l’assoluta correttezza delle condotte di Nicola Adamo. Era così evidente la totale estraneità dell’ex assessore in ordine all’ipotesi di reato che lo stesso pubblico ministero ha correttamente richiesto la pronuncia assolutoria”. “Il giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Cosenza, Enrico Di Dedda – proseguono – ha dichiarato non luogo a procedere nei confronti dell’On. Nicola Adamo per non aver commesso il fatto in relazione alla contestazione che il giudice di Catanzaro aveva trasmesso proprio a Cosenza per competenza territoriale nel processo ‘Why Not’. Si trattava del capitolo legato al rapporto tra la società Tesi e la Fincalabra, finanziaria regionale”.(ANSA).

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