Miglior tifoseria: CATANZARO
Non è da tutti. No, non è da tutti perdere due spareggi consecutivi, in finale e peraltro nel proprio stadio restando composti all’inverosimile. Il Catanzaro ripescato in C1 dopo due finali play-off perse in un Ceravolo colmo di passione e di cuori giallorossi. Prima il Sora e poi l’Acireale sono passate nello storico impianto calabrese, ma i tifosi per tutta risposta hanno atteso con infinita pazienza quella C1 arrivata con un ripescaggio che ha contribuito a ricreare incredibile entusiasmo in città e ha fatto riempire nuovamente la casa delle aquile. Che sente odore di serie B dopo tanto, troppo tempo. Il premio come miglior tifoseria se lo merita tutto: sempre presenti anche in trasferta e capaci di creare nelle gare casalinghe un ambiente particolare. Omaggio alla civiltà dimostrata in momenti difficili
Non dipende da un episodio la nostra storia. Non dipende da una partita il nostro passato. Non dipende da un portiere il nostro futuro.
Non dipende da una sconfitta il nostro orgoglio, né il nostro amore. Non dipende da 11 anni di C2 la consapevolezza che il Catanzaro è stato un nome per cui tutta la Calabria andava fiera. Tutto quello che siamo ce lo portiamo dentro, ha radici profonde, passa indenne nel tempo e nelle sconfitte. E i sentimenti, le emozioni non dipendono da nessuno, nemmeno da noi. Vivono comunque, resistono sempre, ripartono in continuazione.
Noi siamo fatti così, il Catanzaro ce lo portiamo dentro e non dipende dai risultati la nostra passione, non dipende da un gol il nostro amore, non dipende da dove e con chi giochiamo la nostra presenza.
Così anche questa stagione se ne è andata via senza niente da festeggiare ma ha lasciato un entusiasmo ritrovato e una speranza per il futuro.
Giannantonio Cuomo