Rifondazione Comunista, Federazione Provinciale di Catanzaro, condivide le ragioni che hanno portato alla proclamazione dello sciopero generale di otto ore dei metalmeccanici e aderisce alla manifestazione regionale di giovedì 6 dicembre indetta dalla Fiom-Cgil a Catanzaro con concentramento, alle ore 10, presso la sede della Confindustria Regionale.
L’impatto della crisi economica sul Paese è devastante: dilagano Cassa Integrazione e licenziamenti, aumentano le insicurezze per i precari ai quali è negata ogni forma di tutela sociale, peggiorano le condizioni di vita dei più deboli.
La crisi non la paga chi l’ha provocata ma i “soliti noti”: lavoratori e pensionati.
Condividiamo i contenuti della mobilitazione: non accettare un “accordo separato e a perdere per i metalmeccanici, che peggiora le condizioni salariali, di vita e di lavoro, mettendo in campo tutte le iniziative e le lotte necessarie per contrastare e rendere inapplicabile nelle fabbriche lo smantellamento del contratto nazionale”.
Le politiche dettate dall’Unione Europea, dalla Bce e dal Fondo Monetario Internazionale portano alla distruzione del welfare e dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.
In Calabria le vertenze aperte acuiscono i problemi strutturali di una regione che vede esplodere il disagio sociale, la disoccupazione, l’agitazione dei lavoratori precari e di quelli “invisibili” (LSU/LPU), mentre il trasporto locale rischia il tracollo con pesanti ricadute sui pendolari, studenti e lavoratori, che hanno l’esigenza di spostarsi quotidianamente. Gli enti locali, a causa dei tagli, hanno difficoltà ad erogare servizi essenziali ed anche nel settore sanità le criticità aumentano tanto da rendere spesso inesigibile il diritto primario alla salute…
Insieme alla FIOM diciamo NO aderendo alla manifestazione del 6 dicembre 2012 per la democrazia, il contratto, il reddito, l’occupazione.