La loggia massonica di Paolo Coraci, messinese residente a Roma, aveva indicato i nomi per i consigli d’amministrazione di 15 enti pubblici.
E’ quanto emerge dall’inchiesta della Dda di Catanzaro su intrecci tra massoneria e la cosca della ‘ndrangheta dei Mancuso.
Agli atti c’é un elenco di 15 enti, tra cui Finmeccanica e Poste, nei consigli di amministrazione dei quali la loggia, nel 2010, intendeva far entrare persone ritenute ‘gradite’.
Le nomine non si sono concretizzate.