Rivolgiamo uno plauso alle forze di polizia del capoluogo per l’operazione di questa notte che ha condotto all’arresto di 46 persone coinvolte, in un noto campo Rom della città, nello spaccio di droga.
L’esito brillante di queste indagini ci dà l’opportunità di fare due riflessioni. La prima riguarda proprio le forze dell’ordine, a cui l’intera collettività deve rivolgere un ringraziamento speciale a motivo dell’impegno e della professionalità adoperati pur in assenza di normali condizioni operative; infatti sono purtroppo risapute le ristrettezze economiche cui è soggetto l’intero comparto della sicurezza, con tagli e depotenziamenti sistematicamente messi in atto da diversi anni a questa parte, e che inficiano pericolosamente l’efficacia delle azioni. La seconda considerazione è destinata alla politica nella sua interezza e ad ogni suo livello: non è sostenibile mantenere delle zone che sembrano godere della extra-territorialità, assimilabili più ad un’enclave che ad un quartiere cittadino. Bisogna disporre azioni efficaci utilizzando ogni strumento previsto dalla legge e, soprattutto, interfacciarsi con il Governo nazionale per predisporre soluzioni definitive che tolgano ogni elemento di invivibilità a quelle aree che – senza mezzi termini – noi definiamo “sotto sequestro” ed in mano a personaggi dediti alla criminalità.
Di più. Abbandonando l’inutile buonismo, reputiamo urgente che la politica valuti, oggi stesso, la possibilità di mettere in campo interventi per espellere dalla nostra città chi delinque abitualmente. Qualche politico se ne faccia una ragione: perderà qualche voto, ma ne guadagnerà la città!
La situazione è insostenibile ormai da troppi anni, e compromette una convivenza che vorremmo civile. Dunque sicura.
Proprio per le difficoltà sopra esposte, apprezziamo ancora di più l’impegno delle forze di polizia e ringraziamo pertanto il Questore di Catanzaro Guido Marino, il dirigente della Squadra Mobile Rodolfo Ruperti ed il suo vice Angelo Paduano, nonché tutti gli operatori della squadra mobile catanzarese.