Siano, dal carcere dodici anfore di speranza

I detenuti della casa circondariale catanzarese hanno donato le opere da loro realizzate nel laboratorio della struttura penitenziaria all’amministrazione provinciale

 

Dodici meravigliose giare di terracotta. Piccole opere d’arte, che nella loro semplicità rappresentano l’espressione del più autentico legame con la terra, e con il sole che splende al di là delle sbarre. Per i detenuti del carcere di Catanzaro lavorare l’argilla è anche un modo di conquistarsi, almeno negli spazi della mente, un po’ della libertà perduta per le diverse e complicate vicende della vita. Un modo per dedicare la propria passione e la propria abilità alla creazione plastica, tangibile, di quotidiani atti d’amore. Amore nei confronti dei propri familiari, i cui nomi sono riportati nei tanti incantevoli lavori di ceramica, ma anche nei confronti della comunità, che avrà presto l’opportunità di ammirare le opere lungo i percorsi naturalistici del Parco della Biodiversità Mediterranea. 

Le giare sono state infatti donate dai detenuti al presidente dell’Amministrazione Provinciale Wanda Ferro, nel corso di un incontro tenuto all’interno della casa circondariale di località Siano, alla presenza della direttrice dell’istituto Angela Paravati, e del magistrato di sorveglianza dott.ssa Antonella Magnavita.

“L’iniziativa – ha spiegato la direttrice Angela Paravati – si inserisce nella progettualità dell’istituto, diretta ad attuare i principi della legge penitenziaria, in particolare quello di offrire ai detenuti delle opportunità di trattamento finalizzate anche al reinserimento lavorativo. All’interno della casacircondariale esiste un laboratorio di ceramica storico, che appena arrivata a Catanzaro ho voluto riattivare e implementare, anche cercando la collaborazione di un volontariato serio e capace. Abbiamo quindi iniziato un lavoro con i ceramisti di Squillace, per dare una formazione di qualità ai detenuti che possa essere anche spendibile sul territorio. Il presidente della ProvinciaWanda Ferro ci ha sempre sostenuto in queste iniziative, anche con contributi che ci hanno dato la possibilità di partire e di dar vita ad una vera e propria produzione. I detenuti hanno iniziato questo lavoro negli anni scorsi proprio con la Provincia di Catanzaro, arredando il Parco della Biodiversità, e perquesto hanno voluto fare omaggio al presidente Wanda Ferro di alcune giare personalizzate con il logo dell’Amministrazione Provinciale e antichizzate. Purtroppo molti di loro sono detenuti condannati a lunghe pene, che non potevano godere di alcun beneficio per una consegna all’esterno, per questo abbiamo voluto consegnare le giare all’interno della struttura”.

“Non nascondo l’emozione per un dono tanto meraviglioso – ha detto il presidente Wanda Ferro –   che porta in sé il vissuto, ma anche le molteplici e complesse emozioni di questi uomini che hanno certamente avuto un percorso di vita difficile. Speriamo di potere ricambiare questo gesto d’amore che i detenuti hanno rivolto verso le comunità del nostro territorio. Si tratta di oggetti di grande pregio, che meritano di essere apprezzati dalla cittadinanza. Per questo ho sposato l’idea della direttrice dell’istituto, di esporre questi lavori realizzati con passione e maestria da questi autentici maestri ceramisti. Quella di Siano è una struttura che ci sta molto a cuore, perché sa guardare al sociale e, soprattutto, sa costruire un futuro per chi sconta la propria pena. Penso che con questo rapporto diretto tra le istituzioni si possa davvero pensare di cambiare le sorti di questa terra, e di migliorare la qualità della vita dei cittadini, con pari dignità per tutti, anche per chi è costretto a vivere in una cella”. 

 

Fabrizio Scarfone

Autore

CNN Red

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