Il posticipo della quindicesima oppone al âCeravoloâ il Catanzaro di Braglia e il Martina di Auteri. Il clima è infuocato, sugli spalti câè il pubblico delle grandi occasioni. Circa un centinaio i sostenitori biancazzurri giunti in Calabria per non far mancare il proprio calore alla squadra. Braglia deve fare a meno dello squalificato Ascoli e decide di schierare al suo posto Caterino. Fiducia a Toledo sin dal primo minuto. Per il resto si rivede la formazione che ha pareggiato nella gara contro lâAcireale. Gaetano Auteri decide di dare nuovamente fiducia all’undici che ha ben figurato al Tursi nel derby con il Foggia. Scontata la squalifica, Varriale resta in panchina, la novità è il portiere Maurantonio al posto di Narciso infortunato a un dito. I giallorossi scendono in campo con un aggressivo 3-4-3. Corona, a secco da tre giornate, è la punta più avanzata. I biancazzurri rispondono con un più classico 4-4-2. La cronaca della prima frazione è ricca. Non passano qundici secondi che proprio Corona scalda le mani a Maurantonio. Lâattaccante scatta sul filo del fuorigioco e lascia partire un potente diagonale respinto in tuffo dal numero uno. Allâ8â, dopo una manovra insistita di Corona, Caterino batte d’esterno sinistro a botta sicura, ma la conclusione si stampa sulla traversa. Il Martina cerca di giocare in contropiede nel tentativo di sfruttare la velocità di Mitri e Macrì. Al 18â è ancora Corona a rendersi pericoloso Maurantonio vince ancora il duello. Al 20â lâoccasione capita sui piedi di Ferrigno, botta al volo da dimenticare. La gara è giocata a ritmi vertiginosi con contnui capovolgimenti di fronte. Pastore tenta il tap-in al 40′, il suo tiro sfila alto sulla traversa. Al 43â si vede finalmente il Martina. Triangolazione stretta Macrì-Mitri-Macrì che si ritrova la palla buona per segnare. Lâattaccante esita e Lafuenti in uscita evita il peggio. Gol sbagliato gol subito. Al 46â Ferigno batte velocemente una rimessa laterale sui piedi di Dei che mette al centro per lâaccorrente Toledo. Lâoccasione è di quelle che non si possono sprecare: forte conclusione che termina imparabilmente alle spalle del numero uno biancazzurro. Non câè il tempo di ribatterre che il direttore di gara, Mauro Tonnolini, manda le due squadre negli spogliatoi.
Nella ripresa la musica non cambia, il Catanzaro mantiene il pallino del gioco mentre il Martina prova a colpire in contropiede. Al 61â i padroni di casa vanno vicino al raddoppio. Toledo impegna severamente Maurantonio che deve superarsi per deviare sul palo il violento diagonale. Auteri chiede ai suoi di attaccare più alto e di giocare maggiormente sulle fasce. Il consiglio sembra giusto visto che i padroni di casa si difendono in tre. I giallorossi sembrano più determinati e al 70′ Maurantonio si deve esibire in un doppio intervento su altrettante conclusioni (Toledo e Dei). Auteri comprende il momento di difficoltà e decide di cambiare: dentro Mancinelli, al rientro dopo un lungo stop, fuori Macrì. I biancazzurri sembrano essere in balia degli avversari tanto che al 24â della ripresa Caterino colpisce il secondo legno personale della serata con una violenta conclusione dal limite dellâarea. Al 69â seconda sostituzione per il Martina, dentro Alterio fuori Tassone. Braglia risponde per le rime sostituendo Corona con Biancone. Passano pochi minuti e gli allenatori cambiano ancora. Ultima sostituzione del Martina che manda in campo Traversa per Lisuzzo. Braglia richiama lâautore del gol del vantaggio, Toledo che viene rilevato da Campo. Qualche minuto più tardi Briano è costretto ad uscire per crampi. Il Martina disperatamente in attacco in cerca del pareggio si lascia infilare in contropiede. Biancone si invola verso Maurantonio che in uscita lo atterra. Tonolini assegna la massima punizione ed espelle il numero uno del Martina. Proteste vibranti per la desione dellâarbitro che resta comunque inamovibile. Il Martina non ha più cambi a disposizione ed Erra deve improvvisarsi portiere. Sul dischetto Biancone ha vita facile e sigla la rete del 2-0. Reazione dâorgoglio dei biancazzurri che allo scadere impegnano Lafuenti con un fendente di Mitri dal limite dellâarea. Eâ lâultima occasione prima del fischio finale.