Al termine dell’audizione di questa mattina, la Commissione di Garanzia per lo sciopero nei pubblici servizi ha confermato la piena legittimita’ della proclamazione della chiusura degli impianti di rifornimento carburanti per i giorni sabato 4 e domenica 5 agosto prossimi. Lo annunciano con una nota congiunta le organizzazioni dei gestori, Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio.
Per parte loro i sindacati di categoria hanno preso atto e aderito alla richiesta dell’Authority di escludere dalla proclamazione la giornata del 3 agosto, in questo modo riducendo di un giorno la protesta rispetto alle intenzioni inizialmente comunicate.
La chiusura di tutti gli impianti, sia su rete ordinaria che autostradale (per quest’ultima nelle modalita’ che verranno prossimamente comunicate), prendera’ avvio alle ore 24.00 di venerdi’ 3 agosto (o, se si preferisce, dalle ore 0.00 di sabato 4), proseguendo lungo tutto il primo weekend del mese.
”Nel corso dell’audizione – si legge nella nota – , Faib, Fegica e Figisc/Anisa hanno potuto illustrare nel dettaglio le ragioni di profondo e drammatico disagio che vive una intera categoria che assicura, a diverso titolo, 120.000 posti di lavoro, oltre ad un servizio essenziale e capillare alla collettivita’, messi a repentaglio da politiche commerciali e di prezzo dell’industria petrolifera che penalizzano lavoratori e consumatori”.
La Commissione ha tenuto a ribadire l’impegno ad attivare ogni iniziativa rientrante nelle proprie prerogative, anche nei confronti del Governo, volta a ”raffreddare” e portare ad una conclusione positiva della vertenza, invitando le Organizzazioni di categoria a differire la proclamazione dello sciopero a fronte di un impegno fattivo dell’Autorita’ a convocare le compagnie petrolifere cosi’ come prevede la legge 196/90.
I sindacati dei gestori, apprezzando l’iniziativa della Commissione, si sono impegnate a valutare attentamente le osservazioni che la Commissione stessa dovesse fare nel proseguo della vertenza e gli effetti che da tale iniziativa dovessero scaturire.
”Ora tutta la responsabilita’ – conclude la nota – e’ proprio sulle spalle del Ministero dello sviluppo economico che domani alle 18.00 incontrera’ Unione Petrolifera, retisti indipendenti e gestori ed a cui spetta il compito di individuare ed assumere misure concrete che assicurino l’immediato ripristino di comportamenti industriali equilibrati, non piu’ ingiustificatamente violenti e, soprattutto, rispettosi della legislazione vigente”.
ASCA