Inconsueto pomeriggio nel quartiere marinaro di Catanzaro. Verso le ore 17,45 una folla di persona accorreva numerosa in un traversa del lungomare in Via Tommaso Gullì. Al quinto piano di un palazzo dove sotto ci sta una farmacia e alle spalle di un noto bar della zona, era in corso un’operazione coordinata dai Carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria e di Catanzaro e del Nucleo Investigativo dello Squadrone Cacciatori che avevano individuato nell’appartamento il latitante Domenico Arena di 58 anni. L’uomo, secondo quanto emerso dall’inchiesta All Inside, si occupava, per conto della cosca Pesce, del settore dell’autotrasporto. Era gia’ da qualche giorno che i carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria avevano individuato il luogo dove il latitante, indicato come un boss della cosca Pesce, si nascondeva. Oggi, avuta la certezza della sua presenza, sono entrati in azione e lo hanno arrestato.
Le indagini sono state coordinate dal procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Michele Prestipino e dal pm Alessandra Cerreti. Al momento dell’arresto l’uomo si trovava in un appartamento attiguo allo studio del suo legale, l’avv. Stefania Rania.
L’uomo era stato condannato il 20 settembre 2011, in abbreviato, a 10 anni per associazione mafiosa. Lo stesso giorno fu emessa l’ordinanza di custodia cautelare alla quale si e’ sottratto.
Dopo due ore d’attesa la folla di curiosi aumentava anche perché raramente a Catanzaro abbiamo assistito a queste operazioni e quando l’uomo è uscito dal palazzo scortato dai carabinieri (pur senza sapere chi fosse l’arrestato) c’è stato anche qualche applauso che si è mischiato a qualche disapprovazione verso i militari dell’Arma di alcuni Rom del posto.