A distanza di poco meno di un anno dalla prima volta, Puntonet re-imbocca di buon’ora l’A3 direzione Reggio Calabria per recarsi nella cittadina di Polistena che ospita l’US Catanzaro del presidente Cosentino.
Al bivio di Polistena la prima emozione. Intravvediamo il presidente con la sua auto che si dirige probabilmente in albergo dai suoi ragazzi. Per un attimo ripensiamo all’anno scorso, a quando per la prima volta davanti al “Cavatore”, presso un noto studio notarile della città capoluogo, vedemmo colui il quale avrebbe ridato dignità al calcio catanzarese. Sembra passato un secolo da allora e come al solito i veri buoni profeti sono sempre le persone più anziane. L’anno scorso a Polistena quando chiedemmo dove fosse lo stadio due vecchietti ci dissero: «Siete di Catanzaro vero?» E aggiunsero sorridenti e cordiali: «Compari avete trovato un presidente finalmente, pane ne mangerete tanto; per lo stadio dritto e poi la seconda a destra e tanti auguri». Siamo ripassati da quella piazza e avremmo voluto rincontrarli per stringergli la mano. Non c’erano ma virtualmente li abbracciamo.
Arriviamo a Polistena e l'”Elvio Guida” si presenta ai nostri occhi con un manto erboso ben curato, segno che la scelta dell’Uesse di tornare nella stessa sede non è solo scaramantica. In campo ad allenarsi ci sono solo i portieri con il preparatore La Serra che si dedica al “vecchio” Scerbo, a Cunzi e a un altro giovane. A parte, ma solo a scopo precauzionale, lavora duramente Pisseri che è affidato alle cure di Demetrio Brancati, new entry nello staff tecnico guidato di mister Cozza. Assistiamo per dieci minuti alla seduta, poi ci rechiamo a Cittanova, destinazione Uliveto Principessa Hotel, non prima di aver scambiato qualche parola con il mitico Maurizio Nisticò (magazziniere dai tempi della A con Burgnich) che, insieme a Salvatore Costa (anche lui a Cittanova), contribuisce a far sì che la macchina funzioni alla perfezione.
La struttura è molto bella e appena arriviamo pur vedendo calciatori e dirigenti con la divisa d’allenamento e con poco o niente giallorosso addosso, un brivido (o pilorcio fate voi) ci passa sulla pelle. Ci eravamo lasciati sotto la curva, festanti dopo Catanzaro-Giulianova. Rivedere i nostri ragazzi ci emoziona. Siamo così perché siamo tifosi del Catanzaro. Un pensiero è doveroso farlo anche per i ragazzi che hanno lasciato il Catanzaro per altri lidi: Mengoni, Esposito, Ricciardi, Giampà, Mannone, Bruzzese, Gigliotti e D’Anna. E’ il calcio, ma noi abbiamo un cuore e ci sembra giusto non dimenticarli e augurargli buona fortuna.
Ora parliamo dei nuovi. Non li abbiamo visti toccare il pallone ma solo lavorare duro sotto la guida di Rosario Scarfone, riconfermato come preparatore atletico. Fra gli ulivi dell’hotel tutta la squadra in un clima davvero sereno ha svolto una serie di esercizi classici della fase di preparazione pre-campionato. Poi sotto il sole a correre con fondo e ripetute. C’erano tutti i calciatori compreso Simone Masini, giunto nella notte e già pronto a ricominciare una nuova avventura con il Catanzaro.
Bugatti e Ulloa (che in Argentina non ha preso il sole visto che era bianco come una carta) sono motivatissimi. Carboni, ripresosi dall’infortunio, lavora e corre come a inizio campionato, Mariotti guida il gruppo e “il muro” Sirignano chissà come lo ritroveremo a inizio campionato giacché non arriva a stagione inoltrata. Papasidero appare in splendida condizione fisica malgrado la sua stazza e si appresta a disputare il suo secondo campionato da professionista. Maisto e Quadri svolgevano gli allenamenti vicini quasi per confermare che saranno loro la coppia prossima del centrocampo. Il “nuovo” Squillace, ormai giallorosso a tutti gli effetti, lavora per preparare le sue sgroppate a sinistra.
Dimentichiamo per brevità gli altri vecchi per lasciare spazio ai nuovi. Carbonaro lo rivediamo dopo quella splendida rete che segnò al Ceravolo ma anche quella di Giulianova. Il giovanissimo Orchi (buon fisico) si è salvato dalle “grinfie” di Zeman ma anche con Scarfone non si scherza. Poi c’è D’Alessandro, all’ennesima nuova esperienza, l’ex teatino Fiore che dovrà deliziarci a destra e soprattutto Fioretti che ci fece piangere pochi mesi orsono. Fa uno strano effetto rivederlo adesso con la nostra casacca. Manca il giovane Morello che da giorni ha lasciato il ritiro per motivi personali e ci sono gli altri ragazzi portati da Cozza in ritiro che ancora non conosciamo.
Si suda, si scherza e si lavora. Cozza, Ruggiero, D’Urso, Accursi (probabile ruolo nello staff), il fisioterapista Arena, il dottor Gualtieri e Serraino assistono alle fatiche dei ragazzi, scherzano con loro, con vecchi e nuovi, per formare il gruppo. Dopo circa due ore di lavoro tutti nelle stanze per il meritato riposo e poi nel pomeriggio seduta tecnica. Mercoledì (attesa una conferma ufficiale) potrebbe esserci la prima uscita aspettando che la Coppa Italia riabbracci i giallorossi dopo sei anni d’assenza. La nuova avventura del Catanzaro targate GICOS ricomincia e noi come sempre ci saremo perché noi siamo il Catanzaro.
SF