Ex Fli contro Abramo: «Gestioni fallimentari, ma il Politeama resti pubblico»

La nota stampa dell’Area Liberale Italiana di Ciambrone

Sono trascorsi 10 anni da quando l’allora sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, inaugurava, in pompa magna, ll nuovo teatro politeama di Catanzaro, destinato – almeno questi erano gli auspici dell’epoca – a rilanciare alla grande la cultura nel capoluogo. Da allora, tanta acqua è passata sotto i ponti; tanti amministratori e direttori artistici  si sono succeduti nella gestione e nella scelta di programmi e palinsesti. Una cosa, però, purtroppo, non è mutata: il fallimento gestionale.   Biglietti di “cortesia” troppo facilmente concessi ad “autorità’ ” e amici degli amici hanno di fatto penalizzato i dovuti incassi. Disinvoltura gestionale e mancato controllo all’interno del Teatro durante gli spettacoli hanno consentito, al solito catanzarese  “dei salotti buoni” di pagare il biglietto del loggione per poi scendere e appollaiarsi in platea! Altro madornale errore è stato quello di impedire la rappresentazione degli spettacoli pomeridiani per i più’ piccoli ed i ragazzi. Miopia gestionale e artistica ha fatto si che non si comprendesse che i ragazzi di oggi – che si erano abituati a frequentare il teatro (e non solo, quindi, lo stadio),  ad esempio con la valida iniziativa “primi passi a teatro”, potevano essere gli appassionati del futuro. Tanti soldi, tanti finanziamenti pubblici, quindi tanti denari dei contribuenti (e fra essi i catanzaresi) spesi male, risultati artistici e consensi, via via sempre più deludenti. Unica voce fuori da questo coro stonato, il bravo Foglietti che, forse proprio per questo, come spesso accade, alla fine è stato “messo all’angolo”. 
Ironia della sorte – o pura coincidenza (ai catanzaresi la scelta), sarà sempre Sergio Abramo, ritornato nel ruolo di primo cittadino, a dover scegliere tra la paventata chiusura o la possibile cessione ai privati dello stesso teatro. 
Noi di Area liberale Italia, concordando con quanto dichiarato  da Eugenio Conforto, direttore artistico di Teatrostudio99 , riteniamo che la cosa migliore da fare sarebbe quella di non cedere ma di gestire con impegno, fantasia, ma anche e soprattutto, sacrificio e spirito di dedizione,  il Teatro Politeama . Ben venga, quindi, un eventuale tentativo di gestione “in economia”, se ciò può servire a non privare la nostra Catanzaro anche del suo teatro e ciò che esso significa in termini non solo di eventi culturali, ma anche di vita sociale. Diversamente operando, il prossimo autunno, ci potremmo trovare di fronte all’ennesima “serrata” – dopo i cinema del centro- e , con essa, al deserto culturale nella città capoluogo di regione. 
Ciò che ci infastidisce, lo dichiariamo liberamente e senza peli sulla lingua, è che chi ha contribuito a far affondare il teatro cittadino non può e non deve apparire come il “salvatore della patria” che si “sacrifica” ad acquistare il pacchetto “tutto compreso” dell’ultimo baluardo della cultura cittadina. Il Teatro è e deve rimanere cosa pubblica e non essere concesso ai soliti noti facoltosi privati che lo userebbero per le loro penose rappresentazioni ed esibizioni quasi di famiglia. Bisogna sostituire, alla capacità economica, la capacità delle idee. L’auspicio di Area Liberale Italia è che la città capoluogo di regione, dopo tante “perdite”, non debba subire anche questa.

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Redazione

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