Nel corso degli anni, Corea ha suonato in duo con pianisti come Herbie Hancock, Friedrich Gulda, Nicolas Economou e Gonzalo Rubalcaba per registrazioni e concerti diventati celebri, mentre Bollani recentemente ha duettato con Martial Solal. Indubbiamente Corea e Bollani sono musicisti con una grandissima esperienza, ma quello che faranno insieme al parco di Scolacium esalterà le loro potenzialità ai massimi livelli. La coerenza della loro immaginazione è sbalorditiva. Corea e Bollani in questi brani completano ed espandono l’uno le frasi dell’altro come se – racconta Bollani – un’unica mente controllasse tutte e quattro le mani.
La loro inventiva attraverserà i generi con un programma appositamente studiato di circa 90 minuti che comprende anche improvvisazioni di Chick e Stefano, su “Armando’s Rhumba” di Corea, (uno tra i pezzi preferiti sin dai tempi di “My Spanish Heart“), “A valsa da Paula” di Bollani, melodie di Antonio Carlos Jobim tra cui “Retrato Em Branco E Preto” (“Ritratto in bianco e nero“, precedentemente registrato da Bollani con Enrico Rava in “The Third Man“), “Jitterburg Waltz” di Fats Waller, una potente versione di “Blues in F“, “Nardis” di Miles Davis (che Corea suonava con l’autore) e classici tra cui “Darn That Dream” e “If I Should Loose You“, una canzone influenzata dalla tradizione flamenca e altro ancora. Nel favoloso mondo di Stefano Bollani, pianista dal talento libero, succede di tutto: gli piace Domenico Modugno come Frank Zappa, di recente ha trionfato per uattro serate consecutive alla Scala di Milano con l’orchestra dei filarmonici diretta da Riccardo Chailly, con un programma dedicato al grande compositore americano George Gershwin.
Il concerto inizierà alle ore 22. Dei 1300 posti disponibili nel Parco Scolacium, ne restano a dispozione pochissimi.
Red