Nel formulare le più’ sentite e sincere condoglianze alla famiglia di Pietro Venuto, credo davvero sia giunto il momento di affrontare una volta per tutte il tema della pista ciclabile di Viale Isonzo.
Una pista che, concepita male e realizzata peggio, ha fatto segnare negli anni incidenti, cattiva fruibilità del percorso stradale ed una Iimitazione inaccettabile alle condizioni di sicurezza di quell’area. Del resto il problema, così come previsto da apposite direttive europee, non può essere affrontato nell’ottica della sola pista ciclabile o della sola viabilità bensì attraverso uno studio attento dello spazio stradale e della sua sistematicità funzionale . É fondamentale, per una attenta progettazione di tali spazi, analizzare il tipo di traffico presente, le utenze ciclo-pedonali, le prevalenti esigenze funzionali, ed i punti della città che tale sistema si prefigge di collegare. É inoltre importante ricordare il riferimento del codice della strada alle delimitazioni di centro abitato che individuano zone a velocità controllata piuttosto che zone 30. Confido che l’amministrazione Abramo possa risultare sensibile e contemplare una soluzione che possa partire da una coraggiosa rimodulazione di questa singolare e quanto mai mal riuscita opera di viabilità per poi affrontare la questione della fruizione e sicurezza stradale in tutta la città compreso il corso Mazzini ormai divenuto una giungla indistricabile di vetture.
Saremo lieti di contribuire al dibattito con proposte e progetti fattivi da discutere in consiglio comunale.