Intervistiamo

Sant’Antonio ”soppresso” ed ”autosostituito”

Scritto da Tony Marchese
La scure dei tagli colpisce anche i Santi…

Ebbene sì: in Calabria non c’è purtroppo pace per chi si sposta in treno. Soppressioni improvvise, tagli ai cambi d’orario e soprattutto tante, troppe corse ferroviarie sostituite da autobus. Ma ai “comuni viaggiatori mortali” ormai si devono adeguare anche figure metafisiche e mistiche, che per una volta all’anno decidono di compiere il loro viaggetto in treno: è il caso di Sant’Antonio di Padova , festeggiato lo scorso 13 giugno. Come ben noto, annualmente si svolge un’interessante processione “su rotaia” a Catanzaro Lido, dove il famoso Santo viene considerato il protettore dei ferrovieri. Tutto inizia il 22 agosto 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale, quando i bombardieri Alleati per frenare i rifornimenti alle truppe tedesche rasero al suolo gran parte delle stazioni ferroviarie e delle opere d’arte della ferrovia Jonica: in particolare si accanirono sul Deposito Locomotive di Catanzaro Lido, riducendolo ad un cumulo di macerie fumanti. Incredibilmente si salvarono dall’inferno delle bombe tutti i ferrovieri in servizio nell’impianto, tranne uno solo che cercò rifugio all’interno della caldaia di una vaporiera…
Terminato il bombardamento, i ferrovieri tornarono nell’area del Deposito Locomotive, ormai irriconoscibile, e l’unico oggetto che venne ritrovato intero fu proprio la statuina di S.Antonio! A quel punto non si poté fare a meno di gridare al miracolo: fu così che iniziò la devozione dei ferrovieri catanzaresi.
Ogni anno l’evento viene ricordato in un modo decisamente particolare ed unico in Italia: il personale ferroviario e le proprie famiglie, giornalisti, curiosi ed ovviamente le personalità ecclesiastiche, salgono assieme alla statuetta di S.Antonio su una ALn668 al Deposito Locomotive di Catanzaro Lido: l’automotrice raggiunge la stazione ferroviaria, effettua il cambio banco e riparte verso gli impianti dell’O.N.M.O (Officina Nazionale Macchine d’Opera), all’interno dei quali viene celebrata una messa con benedizione e rinfresco. Evento insolito non solo per la particolarità del “santo sul treno”, ma anche perché l’O.N.M.O. non viene mai raggiunta da materiale rotabile viaggiatori, ma ovviamente soltanto da mezzi per la manutenzione dell’infrastruttura da revisionare/riparare!
La terza tappa è di nuovo la stazione RFI di Catanzaro Lido, dove si tiene un’altra breve messa prima del rientro in Deposito, e la prosecuzione delle celebrazioni nei pressi del DLF.

Ma allora cos’è accaduto quest’anno? Cosa centrano le autosostituzioni?

Purtroppo a causa della sostituzione dell’armamento sui binari 1 e 2 della stazione di Catanzaro Lido, al momento l’O.N.M.O. risulta isolata dalla rete RFI, visto e considerato che il raccordo per le officine si dirama proprio dal binario 1…
Questa situazione ha portato gli organizzatori a prendere la decisione di sopprimere senza preavviso il “treno di S.Antonio”, sostituendolo con una…Fiat Palio station wagon! Grande delusione quindi per chi aspettava da un anno di effettuare il breve ma intenso viaggio in treno assieme al Santo…accontentandosi di inseguire a sua volta in auto S.Antonio, nei suoi trasferimenti dal DL all’ONMO, alla stazione!
Quello che ci chiediamo noi di Ferrovie in Calabria, è come mai non sia stato effettuato il treno almeno sul tratto Deposito – Stazione, facendo arrivare l’automotrice sui binari 3, 4 o 5: dalla stazione si sarebbe potuto caricare la statuina in auto, e raggiungere così l’ONMO, effettuando il percorso inverso al ritorno! In questo modo almeno parte della tradizione si sarebbe rinnovata anche quest’anno, invece di “autosostituire” l’intero treno!
Non si può comunque non fare un plauso agli organizzatori, che si sono impegnati per la perfetta riuscita di questo pittoresco evento, nonostante l’imprevisto…appuntamento all’anno prossimo sull’ALn668 (o magari arriverà un Minuetto diesel?)!


La statuina di S.Antonio sull’autoservizio sostitutivo…!


Rapido cambio di programma: prima di partire per l’ONMO, la statuina viene portata all’interno del DL per una rapida messa. Il povero monaco antoniano si è dovuto sgolare per farsi sentire durante la celebrazione, a causa di una ALn668 in folle ai massimi giri!


Terminata la messa, di corsa si ricarica in auto la statuina e si parte verso l’ONMO…


…raggiunta pochi minuti dopo, all’interno della quale si tiene un’altra rapida ed originale omelia con benedizione, tra rincalzatrici e motocarrelli!


Durante la messa.


Conclusione della celebrazione con un rinfresco offerto dall’ONMO!


Ecco la causa della soppressione dell’insolito treno: parte del primo binario è già stato riposato, con nuovo armamento di rotaie 60 UNI, traversine in cemento armato ed attacco elastico. Il binario 2 invece è ancora in parte presente lato Crotone, mentre è totalmente asportato lato Reggio. Finisce in un certo senso un’epoca, visto che i primi due binari della stazione di Catanzaro Lido risalivano ad almeno 25 anni fa…su quelle rotaie hanno effettuato fermata quasi tutti i treni a lunga percorrenza ormai soppressi che collegavano lo Jonio con il resto d’Italia, oltre a qualche sporadica presenza di rango degli InterCity ed Espressi della Tirrenica, deviati via Jonica durante le interruzioni…

 

A cura di Ferrovie in Calabria

Autore

Tony Marchese

Scrivi un commento