Intervistiamo

Gatto (presidente Confindustria) scrive al sindaco: Abramo risponde

L’oggetto riguarda la nomina dell’assessore Belmonte

 

Il presidente di Confindustria Catanzaro, Giuseppe Gatto, ha scritto una lettera aperta al nuovo sindaco del capoluogo, Sergio Abramo, segnalando la “preoccupazioni che mi vengono segnalate da più parti riguardo la nomina ad assessore dell’ing. Vincenzo Belmonte, al quale sono state assegnate la delega alle attività economiche e ai lavori pubblici, strettamente correlate, per funzioni e affinità, a quella del settore urbanistica, del quale il neo-assessore è stato dirigente sino a pochi mesi fa, e che rappresentano attività nevralgiche per l’intero sistema economico e produttivo locale».   

«La maggiore inquietudine segnalata – prosegue – riguarda il fatto che il neo-assessore, secondo notizie riportate dalla stampa, sarebbe stato coinvolto in due distinti procedimenti penali connessi alla sua funzione di dirigente del Comune, per corruzione e per concorso esterno in associazione mafiosa. Nello stesso procedimento per concorso esterno sono state coinvolte, tra gli altri, due imprese di costruzioni, già associate a Confindustria Catanzaro, per le quali, sotto la mia presidenza, è stata disposta l’interruzione del rapporto associativo con il conforto del prefetto. Sono consapevole che qualsiasi cittadino è innocente sino al terzo grado di giudizio e che gli avvisi di garanzia costituiscono appunto una garanzia per l’indagato e non un annuncio di condanna, e questo vale, ovviamente anche per Belmonte al quale auguro che le ipotesi di reato contestate si siano già rivelate giudizialmente infondate».   

«Non ti nascondo, però – prosegue Gatto – che se fosse confermato che il neo-assessore risulta ancora pur soltanto indagato, chiunque di noi, che ha condiviso la decisione di interrompere il rapporto associativo con le imprese coinvolte nella stessa indagine, proverebbe, per così dire, un certo disagio a rapportarsi con un assessore alle attività economiche ed ai lavori pubblici, già dirigente del settore urbanistica, coinvolto in procedimenti penali per reati di concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione connessi alla sua funzione di dirigente del comune».   «Sono certo, dunque – conclude Gatto – che mi fornirai cortesi rassicurazioni circa la intervenuta chiusura delle indagini in senso favorevole per il neo-assessore». 

 


 

LA REPLICA DI ABRAMO

 

“Non riesco a capire se la lettera inviatami dall’ingegner Gatto è da intendersi come una posizione ufficiale di Confindustria oppure, come sembrerebbe, è una valutazione di natura personale, non concordata con gli organismi e che dunque non impegna l’associazione degli imprenditori” Cos’ il sindaco Sergio Abramo in una nota con cui risponde al presidente Gatto che gli chiedeva delucidazioni sulla posizione dell’assessore Belmonte e sulle indiscrezione che lo darebbero indagato in una inchiesta penale. 

“Sono stati in tanti gli imprenditori e i dirigenti di Confindustria – dice ancora il primo cittadino – che mi hanno espresso in queste ore il loro stupore e il loro disappunto per l’iniziativa dell’ing. Gatto.

Di certo, la richiesta di chiarimenti dell’iingegner . Gatto è irrituale e appare come una nemmeno tanto dissimulata presa di posizione a favore delle tesi dello schieramento perdente di centrosinistra. 

Si tratta di un allontanamento dallo stile Confindustria che ben conosco per avere fatto parte, per tanti anni, degli organismi associativi a livello provinciale, regionale e nazionale. 

Mi addolora profondamente il fatto che l’assurdo teorema imbastito da Scalzo e dalla sinistra, cioè che Catanzaro sia una città in mano alla mafia, venga avvalorato dalla presa di posizione dell’ing. Gatto. 

Rassicuro l’ingegner Gatto in relazione alle perplessità che ha avanzato nella lettera: la mia elezione è pienamente legittima, così come era nei miei poteri nominare la Giunta anche prima della proclamazione dei consiglieri. Anche l’ing. Gatto, come il candidato Scalzo, dovrà avere la bontà di attendere il pronunciamento della magistratura prima di avventurarsi in giudizi affrettati e, mi si perdoni il termine, strumentali”. 

Quanto alla posizione dell’ing. Vincenzo Belmonte, posso solo confermare la grande stima che nutro per l’uomo e per il professionista che ha servito con dedizione, impegno ed onestà l’Amministrazione comunale e la Città per tanti anni. Gli ho chiesto, una volta andato in pensione, di mettere ancora a disposizione della città il suo enorme bagaglio di competenze e di esperienza in due settori nevralgici quali i lavori pubblici e le attività economiche. 

Posso solo dire una cosa con certezza: l’ingegner Belmonte non merita di essere nemmeno sfiorato dal sospetto per accuse quanto infamanti quanto calunniose. Non ho elementi per dire se l’inchiesta che ha coinvolto due aziende associate a Confindustria è stata o meno completata, ma ritengo che non sia emersa alcuna responsabilità, né potrebbe essere altrimenti, dell’ing. Belmonte. 

Ove mai ci fossero sviluppi diversi dell’inchiesta ne prenderei doverosamente atto. Così come prendo atto, con immane dispiacere, di una posizione pregiudizialmente ostile dell’ing. Gatto nei confronti della nuova Giunta che legittimamente e con il consenso popolare governa la città”.

Autore

Salvatore Ferragina

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