I lettori di Ferrovie in Calabria ormai ne sono ben consci: quando si tratta di sprechi, ingiustizie trasportistiche ed abbandoni, le parole su queste pagine scorrono a fiumi.
Questa volta pubblicheremo un breve reportage fotografico dalla stazione di Catanzaro Sala (dismessa dal 15 giugno 2008), e da quella nuova costruita a Germaneto sulla variante, inaugurata in concomitanza con la soppressione dello storico e più funzionale impianto di Sala. La vecchia stazione di Catanzaro, che ricordiamo essere stata inaugurata nel 1899, da quando venne dismessa ormai quattro anni fa, è precipitata in uno stato di abbandono e degrado inimmaginabile. Da anni si discute di possibili progetti di recupero, dall’autostazione fino al ripristino come stazione terminale per un’eventuale metropolitana da Roccella-Soverato. Quel che è certo è che fino ad ora gli unici vantaggi da questa stazione li hanno avuti soltanto i soliti vandali e malintenzionati che hanno divelto e rubato porte, arredi interni e decine di metri di cavi di rame degli impianti elettrici. Addirittura è stata scassinata la porta esterna che dava accesso alla biglietteria e sfondata la vetrata della stessa, dando libero accesso alla spettrale sala d’attesa immersa nell’oscurità in quanto tutte le altre porte e finestre sono state murate. Come se non bastasse sono stati rubati i termosifoni all’interno delle sale, ed incredibilmente l’impianto idrico collegato al riscaldamento è ancora alimentato. Risultato? Interno della stazione completamente allagato, con acqua che trasuda dalle porte murate e scorre liberamente dall’ingresso divelto della biglietteria, ormai impraticabile a causa del terribile marciume creato dal mix di acqua, legname dei mobili interni e soprattutto tanta, tanta carta di documentazioni e vecchi biglietti annullati.
All’interno della biglietteria resiste appeso ad una parete, malinconico, un calendario rimasto fermo al giugno 2008…
Vista dal bancone della biglietteria (che dopo la distruzione totale della vetrata sembra più il bancone di un bar…) all’interno dell’atrio posto di fronte. Notare il pavimento allagato e l’ingresso che portava al piano superiore della stazione.
Da un buco creato in una delle porte murate, ecco una fotografia “rubata” all’interno della sala d’aspetto: allagata anch’essa, ma sono ancora presenti i sedili. Spostandoci verso il grande magazzino merci, lo scenario “post-apocalittico” è probabilmente ancora più sconvolgente: come ricorderete avevamo dedicato la Foto dal passato di aprile all’incendio che il mese scorso ha interessato i locali dell’ex scalo merci. Non credevamo che le fiamme fossero così violente al punto da far crollare il tetto e distruggere praticamente tutto quel che c’era all’interno. Addio alle centinaia di vecchie ricevute di spedizioni risalenti agli anni ’80, ed a tanta altra documentazione storica che molto probabilmente era presente all’interno. Ma per fortuna, a tempo debito, qualcosa è stata preservata…
Ecco quel che rimane all’interno del capannone dopo l’incendio dello scorso 16 aprile.
Crollato completamente gran parte del tetto, con copertura di tegole sostenute da travi in legno. Per fortuna non si trattava di Eternit…
Con questa fotografia un po’ naturalistica lasciamo Catanzaro Sala e spostiamoci a Germaneto…
…dove anche in questo caso la vegetazione inizia a prendere possesso dei marciapiedi. Almeno a Catanzaro Sala oltre alle erbacce ci sono anche i fiori a “rallegrare” l’atmosfera…
Ma il giardino botanico non è l’unica costante delle due stazioni. Sembrerà incredibile, ma anche a Germaneto il piano terra della fabbricato viaggiatori è allagato!
In questo caso non si tratta di termosifoni rubati ed acqua che fuoriesce dalle tubature, ma di pesanti infiltrazioni che stanno tra l’altro facendo staccare i rivestimenti esterni di piastrelle degli interni della stazione, oltre a praticamente tutto l’intonaco. Infatti sono in corso alcuni lavori di messa in sicurezza delle pareti:
Sembrerà incredibile che una stazione costruita quattro anni fa sia già ridotta in queste condizioni. Paradossalmente a Catanzaro Sala, nonostante la struttura si avvicini ai 115 anni (!!) e nonostante il tragico abbandono, sulle pareti non ci sono tracce di umidità, né lesioni di alcun tipo!
La biglietteria mai attivata della nuova stazione di Catanzaro.
Arrivati a questo punto, abbiamo tratto le seguenti conclusioni: non solo la costruzione della variante e della nuova stazione di Germaneto totalmente decentrata rispetto al centro di Catanzaro è stata una scelta inutile e costosa, ma paradossalmente ad oggi, con il crollo del ponte tra Feroleto Antico e Marcellinara, da nessuna delle due stazioni di Catanzaro, né dalla vecchia e né dalla nuova, passano più treni. Spendendo molto meno sarebbe stato possibile mantenere in servizio la vecchia tratta, mettendo in sicurezza la galleria del Sansinato ed il ponte di Sarrottino, e non abbandonare l’utilissima stazione di Sala. Il denaro risparmiato lo si poteva investire per ristrutturare il resto della linea per Lamezia (della quale al momento non sembra ci siano intenzioni di ripristino), evitando così possibili catastrofi come quella sfiorata lo scorso novembre con il crollo del ponte durante il transito di un Regionale. Perciò oggi ci troviamo con la linea chiusa, servita da autobus di trenta anni fa che sostituiscono i treni, una variante costata uno sproposito e costruita con cemento depotenziato, ed una stazione, quella di Sala, che oltre alla posizione strategica, soltanto per l’enorme carico di storia che possiede non meritava certamente questa fine.
Abbiamo inviato il link a questo post alla spending review del Governo Italiano, servizio accessibile a tutti i cittadini per segnalare eventuali sprechi di ogni tipo presenti nel proprio territorio.