Pasqua-Catanzaro 1-1.
Scrivere di azioni, di calcio giocato o di tabelle in funzione di un obiettivo finale oggi non ha senso. Badate bene, non è la vittoria mancata con la conseguenza della perdita del secondo posto provvisorio che ci fa scrivere certe cose; è l’amarezza e la rabbia che ti rimane per aver assistito a un qualcosa che nulla ha che vedere con lo sport più seguito nel mondo. Sappiamo bene che Paganese-Catanzaro non è Milan-Juve e a pochi interesserà ciò che è accaduto. Ma se 250 catanzaresi in un turno infrasettimanale macinano 800 Km e al fischio finale del signor Pasqua di Tivoli si chiedono tutti cosa abbia fatto di male il Catanzaro per essere castigato così, allora c’è da pensare.
Mister Cozza in campo aveva mandato una squadra monca di molti titolari, non in perfette condizioni fisiche. Eppure senza patemi d’animo stava portando a casa i tre punti. Basti pensare che il primo tiro in porta dei campani è stato effettuato nei minuti di recupero della partita. L’altro tiro in porta è stato quello di Scarpa dal dischetto. La dinamica del rigore è visibile nelle immagini ed è proprio il caso che la società questa volta si faccia sentire con i vertici dell’Aia Lega Pro, a cominciare dal Responsabile Stefano Farina, con tutti i componenti della Commissione CAN PRO e con il Presidente dell’AIA Marcello Nicchi.
Due i fattacci. Non citiamo il terzo perchè siamo sportivi ed eravamo troppo distanti dall’azione per poter giudicare. Ci riferiamo a un tiro di Masini che, a detta dei nostri, sarebbe stato respinto con la mano da un difensore avversario. Ma sugli altri due episodi è necessario che si faccia chiarezza perchè il regolamento è stato stravolto. Bugatti, colpito da una testata nel primo tempo, stramazza a terra sotto gli occhi dell’arbitro e del collaboratore di linea che vedono tutto. Infatti, l’arbitro corre verso Pepe e sorprendentemente sventola il cartellino giallo anziché il rosso. Il rigore poi è la ciliegina sulla torta. Chi ha tirato una volta nella vita un calcio a un pallone sa bene che da sempre la gamba tesa non è consentita. Eppure Gigliotti calcia per rinviare un pallone dall’area, si prende uno tacchettata sullo stinco (a fine partita i segni si vedono sulla gamba del centrocampista), stramazza a terra e si vede fischiare contro il rigore.
A questo punto, a corredo del furto di Pagani, in caso di dossier la società potrà anche inviare le immagini di Chieti-Catanzaro (otto ammoniti e punizione del pareggio abruzzese inventata nel finale); o ancora il goal annullato contro L’Aquila a Bugatti; o il fallo di mano di Fioretti da rigore a Gavorrano. Siamo esagerati se diciamo che mancano almeno sei punti? Noi non vogliamo fare le vittime ma è giusto pretendere rispetto specialmente per una società che non può pagare scempi altrui o giochini di potere per garantire incassi alla Lega nei play-off. A fine partita da sempre siamo abituati a parlare di calcio giocato. Ma se qualcuno è arrivato al punto di pensare che un Catanzaro nei play-off garantisce alla Lega incassi di livello rispetto a una Vigor Lamezia, significa che al “Marcello Torre” di Pagani si è toccato il fondo.
Fortunatamente domenica sarà di nuovo pallone. Ci auguriamo solo pallone perché la tabella del Catanzaro, pur influenzata della mancanza di almeno 6 punti, può essere rimodellata a una sola condizione: battendo la Vigor Lamezia. Per il Catanzaro è cambiato poco: non si arriva alla sfida con i biancoverdi con un consistente vantaggio, ma addirittura sotto di un punto. Significa che bisogna vincere. Il Catanzaro non ci sa fare con i pareggi nelle sfide che contano. E non è una novità. Ricordate quando bastava il pareggio con Sora, Acireale e Pescina come andò a finire? Ai più vecchi ricordiamo invece un Catanzaro-Brescia 2-0, decisivo per accedere agli spareggi per la prima promozione in Serie A; un Catanzaro-Como 1-0 e il famoso Reggiana-Catanzaro 1-2 per la seconda Serie A. Ai più giovani ricordiamo invece Chieti-Catanzaro 1-2. Quando serve un punto, arriva puntuale la sconfitta. Ma quando serve la vittoria…
E allora come sempre Forza Giallorossi!
SF